TERAMO – Il servizio andato in onda nel programma le Iene di Italia 1 ha risvegliato l’attenzione sui laboratori del Gran Sasso. In particolare il Forum H20 rende noto un elenco di sostanze usate nei laboratori, in cui sarebbe presente anche della nafta vicino ai punti di captazione.
L’Associazione sottolinea la presenza, oltre che di 1040 tonnellate di nafta pesante, anche di 1292 tonnellate di trimetilbenzene , 45 sorgenti radioattive e altre sostanze che non possono stare li dove si troverebbero. I punti di captazione all’interno del Gran Sasso, si legge in una nota del Forum, non sono a norma, non rispettando le previsioni dell’Art.94 del Testo Unico dell’Ambiente sulla presenza di sostanze chimiche pericolose e/o radioattive e, in particolare, gli obblighi relativi alla Zona di Tutela Assoluta, cioè 10 metri attorno al punto di captazione, e alla Zona di Rispetto, ampia 200 metri che devono essere liberi da questi materiali.
Il Servizio de Le Iene di ieri sera, con le risposte di vari enti e, soprattutto, con i documenti ufficiali, da quelli dell’Istituto Superiore di Sanità a quelli della stessa ASL teramana, ha rivelato al grande pubblico una problematica che è ben nota a tutti gli enti pubblici: l’insicurezza e l’irregolarità dei punti di captazione che riforniscono acqua a centinaia di migliaia di persone.
Uno dei problemi principali è l’elenco delle sostanze che vengono usate all’interno dei Laboratori, alcune delle quali tossiche o radioattive. Proprio per questo i Laboratori sono classificati ufficialmente come Impianto a rischio di incidente rilevante sulla base della Direttiva comunitaria “Seveso ter”. Il Forum H2O ha ottenuto l’elenco aggiornato solo grazie ad un accesso agli atti presso la ASL, che in un primo tempo aveva cercato di negarlo .
Ebbene, la presenza di 1.040 tonnellate di nafta pesante, 1.292 tonnellate di trimetilbenzene (pseudocumene, un neurotossico), 45 sorgenti radioattive, dal Cesio137 all’Americio 241 (di cui 3 abbastanza rilevanti), seppur utilizzate in appositi contenitori, è completamente ed inequivocabilmente incompatibile con la presenza di punti di captazione.