ROMA – La nuova legge elettorale è ormai pressoché definita. Però, ad impensierire il governo, adesso spunta la battaglia sul provvedimento che reintroduce i voucher. Dopo aver espresso la propria contrarietà gli esponenti del Movimento democratico e progressista (Mdp) fuoriusciti dal Pd non hanno partecipato al voto di fiducia alla Camera: «Oggi arriva alla Camera il provvedimento in cui sono stati inseriti i nuovi voucher votati da Pd, Forza Italia e Lega Nord» scrive su Facebook il coordinatore Roberto Speranza.
«Il governo ha messo la fiducia. Reputo sbagliato nel merito ridare spazio ad un nuovo strumento di precarietà senza alcuna condivisione con le associazioni dei lavoratori, ma soprattutto ritengo inaccettabile la scelta di raggirare il referendum e tutti gli italiani che hanno firmato i quesiti referendari. Per questo motivo oggi non voterò la fiducia al governo». I numeri alla Camera non sono tali da destare preoccupazione al governo ma se lo stesso scenario dovesse ripetersi al Senato allora le cose potrebbero mettersi male.
Intanto attraverso una nota di Silvio Berlusconi, Forza Italia «ribadisce l’esigenza di applicare il sistema tedesco. Questo significa sbarramento al 5%, liste proporzionali di lunghezza adeguata, metodo proporzionale di attribuzione dei seggi, su base nazionale, analogo a quello utilizzato in Germania, escludendo qualsiasi ipotesi di voto di preferenza. Questo accordo potrà finalmente restituire la parola agli italiani, consentendo agli elettori, dopo quattro governi non scelti dai cittadini, di decidere da chi vogliono essere governati».
E ancora: «L’accordo sulle regole fra le principali forze politiche non prefigura alcun accordo politico per la prossima legislatura, nessuna grande coalizione, ma soltanto la corretta condivisione delle regole elettorali», aggiunge Berlusconi dopo aver incontrato i Capigruppo di Forza Italia di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani.