
Roma – Il Consiglio dei ministri ha affrontato principalmente ”due questioni: il decreto proroghe di fine anno e la ripartizione dei fondi strutturali europei che rischiavano di non essere utilizzati per l’esercizio 2007-2013”. Lo ha reso noto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, al termine del Cdm che si e’ svolto oggi a Palazzo Chigi. Il decreto milleproroghe, ha spiegato Letta, e’ ”costituito dall’originario decreto proroghe, insieme alle norme essenziali del testo del cosidetto decreto ‘Salva Roma’, che abbiamo deciso di non portare a termine per l’eterogeneita’ delle norme” in esso contenute. Le misure del decreto ‘Salva Roma’ inserite all’interno del dl milleproroghe, chiarisce Letta, sono quelle ”la cui non approvazione avrebbe apportato danni ai bilanci” e cioe’ ” la materia fiscale col bilancio del Comune di Roma e i cosiddetti ‘affitti d’oro”’. Come si diceva, e’ stato poi dato il via libera al provvedimento che consentira’, ha detto il premier, di ”salvare i fondi europei che poi Irlanda, Spagna o altri paesi piu’ bravi di noi finiscono con l’utilizzare”. Sono 4 i capitoli del provvedimento, che consentira’ di utilizzare i 6,2 miliardi di fondi europei che rischiavano di non essere ‘prenotati’ in tempo utile. ”Siamo in grado di riallocarli nei prossinmi mesi”, afferma Letta aggiungendo che nel biennio 2014-2014 ”2,2 mld andranno a sostegno delle imprese, 700 mln a sostegno del lavoro e dell’occupazione, 300 mln per il contrasto alla poverta’ e 3 mld a sostegno delle economie locali”. Infine Letta non ha mancato di parlare delle polemiche relative al dl ‘Salva Roma’, che il Governo ha deciso di ritirare dopo le pressioni esercitate dal Quirinale a causa dei troppi emendamenti ‘fuori tema’ confluiti nel provvedimento. Secondo Letta, la vicenda ”dimostra come sia essenziale mettere mano alla riforma del percorso legislativo. E’ uno stimolo in piu’ per fare le riforme nel 2014”, ha aggiunto Letta, secondo cui l’anno prossimo ”deve essere l’anno in cui mettere le mani sul percorso legislativo e renderlo piu’ lineare”.