L’AQUILA – “E’ l’ora di ricostruire L’Aquila dimenticando i progetti di una new town fuori dell’attuale centro” dice Napolitano pretendo posto a sedere per assistere al concerto dell’orchestra Mozart diretta dal maestro Claudio Abbado. Con lui anche Renzo Piano, che aveva tuonato in mattinata contro le “case periferiche” costruite dopo il sisma. Per intenderci quelle volute dall’ex premier Silvio Berlusconi: “Luoghi senz’anima, senza logica, senza affettività. In tutto il mondo si costruisce e si ragione per superare le periferie. All’Aquila è l’unico caso dove le periferie sono state fatte ex novo”.
Per il resto alla città è stato riconsegnato il nuovo auditorium. Il cubo “regalato” da P iano, dal maestro Abbado e dalla provincia di Trento è una cassa armonica costruita con il legno pregiato della Val di Fiemme: 1165 metri cubi di legno, seimila doghe con 21 colori diversi.
“Quest’opera è la dimostrazione che non tutti i politici sono uguali” ha sottolineato in conferenza stampa Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento “non tutti spendono i soldi pubblici in festini privati”. All’ingresso dell’auditorium una delegazione dei lavoratori dello spettacolo abruzzese ha diffuso una lettera aperta indirizzata al presidente Napolitano. “Si lamentano dei tagli selvaggi alla cultura” commenta il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, tenendo tra le mani un loro volantino ” ma hanno ragione. La Regione Abruzzo ha tolto l’80 per cento dei finanziamenti per il settore cultura a questa città e non solo, a dimostrazione che il governatore Gianni Chiodi fa solo scelte a danno della comunità aquilana”.