
SULMONA – Gli ambulatori oncologici ‘debuttano’ in Valle Peligna e nella Marsica. Da un mese a questa parte il fardello del dolore per 15 pazienti è diventato piu’ leggero: assistenza a portata di mano quindi, senza doversi piu’ recare all’Aquila. Lo annuncia un comunicato stampa della Asl.
Ora al distretto sanitario di appartenenza, per farsi assistere, i pazienti possono andare a piedi oppure con un breve tragitto d’auto; per coloro che vivono nelle zone periferiche i chilometri da percorrere si riducono, in alcuni casi, da 150 a 50. Niente pedaggio dell’autostrada e niente piu’ ospedale con attese di ore.
Dal maggio scorso, i pazienti oncologici di Marsica e Valle Peligna, finora curati all’Aquila, non sono piu’ i pendolari del ‘dolore’: hanno l’opportunita’ di curarsi nel luogo di residenza o, tutt’al piu’, a poca distanza dalla sede dei distretti sanitari. Nei mesi a seguire la Asl, grazie a una Rete oncologica che fa da collante tra ospedale e territorio, riportera’ gradualmente oltre 100 malati di tumore, finora seguiti dall’ospedale San Salvatore di L’Aquila, ai comprensori di Avezzano e Sulmona, nei rispettivi distretti sanitari. In quest’ultime strutture i malati possono fare visite di controllo, per verificare l’efficacia delle terapie o, in alcuni casi, sottoporsi a semplici test di prevenzione.
In appena due giorni di apertura, il 26 e 27 maggio scorsi, rispettivamente a Sulmona e ad Avezzano, gli ambulatori oncologici aperti dalla Asl hanno accolto 15 malati, equamente divisi tra marsicani e ovidiani. E’ il primo passo – si legge nella nota – di un progetto che capovolge il tradizionale rapporto tra servizio sanitario e utente, con il primo che cammina verso il luogo di residenza del paziente e non viceversa. Un’inversione di tendenza che segna un punto di svolta nelle modalita’ di assistenza,figlia della Rete oncologica aziendale della Asl, istituita nell’ottobre scorso.