PESCARA – Il Delfino resta solo al comando. E questo è un dato positivo anche dopo un primo tempo di sofferenza ma alla fine vittoria meritata (1-2). Altro successo nel finale come contro Ancona e Carrarese. Auteri ha optato per un’autentica rivoluzione. Ben 6 cambi rispetto al match di campionato con la Vis Pesaro: due difensori puri come Illanes e Ingrosso, Rizzo a metacampo (Pompetti non al meglio), Nzita al rientro dalla squalifica, Galano e soprattutto Rauti, novità sostanziale, in attacco. Cancellotti è stato restituito al ruolo a lui più congeniale, quello di laterale di fascia.
Il mister è riuscito a dare più solidità ma a fare la differenza è sempre la distanza tra i reparti. Sotto questo profilo, le risposte del primo tempo non sono state particolarmente esaltanti. Il Pescara ha sofferto parecchio il ritmo e l’aggressività del Montevarchi. La palla tornava sempre nella metacampo biancazzurra. Forse in una partita del genere, al posto di Rauti, sarebbe servito da subito un giocatore diverso capace per caratteristiche, rispetto al compagno, di tenere palla e di far salire la squadra. Attaccando, come sempre, con tanti giocatori, la squadra di Auteri ha lasciato campo alle sue spalle esponendosi alle ficcanti verticalizzazioni dei toscani.
La squadra conferma di avere l’attacco più prolifico della categoria. Nonostante ciò fino al gol siglato su punizione da Memushaj (41′), zero occasioni e diversi rischi. Opportunità potenziali e reali concesse ai padroni di casa fermati da due uscite provvidenziali di Di Gennaro e dal palo, prezioso alleato dell’estremo pescarese, sulla rasoiata di Amatucci miglior giocatore dell’undici di Malotti. In un’altra circostanza, invece, Gambale non ha trovato di pochissimo la porta da ottima posizione.
Il secondo tempo, invece, è stato di ben altro tenore. I ritmi si sono inevitabilmente abbassati. Il Montevarchi si è allungato ed è venuta fuori la qualità nel palleggio dei biancazzurri. Pur tuttavia, D’Ursi ha cestinato il 2-0 e, puntuale, purtroppo, è arrivata la disattenzione da cui è scaturito il momentaneo pareggio di Lischi, dimenticato da Nzita. Si tratta della quinta rete incassata in 4 incontri. Fatta eccezione per le due partite di Coppa Italia, il Pescara non è mai riuscito a mantenere la porta inviolata. Di certo non un difesa impenetrabile.