
PESCARA – Sui lavori alla villa di D’Alfonso a Lettomanoppello i piccoli imprenditori interrogati hanno detto di essere stati regolarmente pagati, mentre altri di aver fatto lavori o fornito materiale gratuitamente per amicizia. E tutti hanno affermato di non aver avuto rapporti con il Comune di Pescara. L’argomento è stato il tema centrale della discussione odierna riguardante il processo all’ex-sindaco di Pescara.
Oggi sono stati ascoltati ex amministratori comunali, piccoli imprenditori e dipendenti di Toto, gli ultimi testimoni del processo. I dipendenti di Toto infine hanno sottolineato che tra l’ex primo cittadino e l’imprenditore vi erano rapporti stretti di amicizia risalente agli anni ’90.
A partire dalla prossima udienza, il 15 ottobre, saranno adesso interrogati gli imputati. Tra le testimonianze odierne quella dell’ex assessore comunale alle politiche sociali Vittoria D’Incecco, deputato Pd, e di Camillo D’Angelo, ex assessore al bilancio, il quale ha sostenuto che si faceva molta attenzione ai fini del rispetto del Patto di stabilita’ e che quotidianamente si monitoravano le spese.
Tra le curiosità della giornata c’era da segnalare la presenza in aula dello stesso D’Alfonso, nonostante il brutto incidente in bici di qualche giorno fa. D’Alfonso per partecipare all’udienza è uscito dall’ospedale nonostante una spalla rotta. L’ex primo cittadino ha un cerotto sulla testa e un tutore. Prima dell’inizio dell’udienza l’ex sindaco ha detto al presidente del collegio del tribunale di Pescara, Antonella Di Carlo, che oggi dovrà sottoporsi all’ultima tac e che sta bene. Non ha però voluto essere ripreso dalle telecamere.