PESCARA – Questione dragaggio risolta? Nemmeno per sogno. Piuttosto prosegue lo scaricabarile sulle responsabilità del mancato dragaggio. In relazione ad alcune voci circolate nei giorni scorsi, secondo le quali la ditta Sidra sarebbe impossibilitata ad iniziare le operazioni perché l’Arta non si sarebbe ancora espressa sulle analisi dei fanghi effettuate dal laboratorio della società stessa, il direttore generale Mario Amicone precisa che eventuali ritardi nell’intervento della draga non sono assolutamente imputabili all’Agenzia.
“I laboratori Arta hanno gia’ pronti i risultati delle analisi condotte sui campioni di propria competenza, ma ad oggi l’Agenzia – si legge in una nota – non ha ancora ricevuto gli esiti delle analisi dei sedimenti portuali fatte effettuare dalla Sidra sui campioni che le sono stati assegnati secondo le disposizioni del Ministero delle Infrastrutture, committente dei lavori. Solo confrontando i risultati analitici della ditta privata con i propri l’Arta potra’ validarli, e fatti salvi gli altri adempimenti previsti, il dragaggio del porto di Pescara potra’ finalmente essere avviato”.
Intanto dall’amministrazione comunale fanno sapere che domani sarà presente all’incontro convocato con il sottosegretario Improta che tornera’ a Pescara per la prima volta dopo l’incontro dello scorso gennaio: “da Improta ci attendiamo risposte chiare alle mille domande che in queste ore assillano non solo la marineria, ma anche le Istituzioni che, dal sottosegretario, lo scorso gennaio, avevano ricevuto rassicurazioni ben diverse rispetto alla situazione in cui ci troviamo oggi in merito allo stato del dragaggio. Pescara sta continuando a vivere di fatto un’emergenza ancora tutta da risolvere e di cui domani cercheremo anche di chiarire le vere ragioni”. Lo ha detto l’assessore alle Problematiche portuali Antonio D’Intino che domani prendera’ parte all’Assemblea indetta in Provincia con la marineria e con il Sottosegretario. “Nei giorni scorsi i nostri pescatori – ha detto l’assessore D’Intino – ancora una volta hanno fatto richieste chiare per ottenere un supporto economico concreto in merito alla stipula delle nuove assicurazioni per gli imbarcati, dal momento in cui sara’ possibile tornare in mare aperto, e poi anche piccoli interventi per consentire il rifornimento idrico ed elettrico nell’area portuale posta a ridosso del ponte del mare e la copertura del trasporto del pescato dalla banchina sino al mercato ittico. Ovvero la marineria ha chiesto quel supporto economico necessario per coprire i costi nella fase della ripresa del lavoro, perche’ dopo oltre un anno di completa inattivita’ e’ evidente che molti pescatori non hanno neanche quelle risorse minime per affrontare le prime spese piu’ immediate”.
Arriva poi sempre dal Comune una proposta: dopo il sopralluogo della Commissione di Vigilanza alla Provincia di Pescara, presieduta dal consigliere Camillo Sborgia, effettuato al porto di Pescara, i membri della Commissione, dal colloquio avuto con alcuni operatori, hanno preso atto della grave situazione economica e hanno ritenuto opportuno approfondire l’argomento alla presenza del presidente della Provincia, Guerino Testa. Camillo Sborgia proporrà la convocazione di un Consiglio provinciale, aperto a tutte le forze politiche che vorranno partecipare, da tenersi sulla banchina del porto canale. Servirà a qualcosa? Staremo a vedere.