PESCARA – “Il nostro obiettivo e’ far si’ che, dopo tanti anni di fidanzamento, si arrivi al matrimonio con Ryanair”. Lo ha detto questo pomeriggio a Pescara il presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, nel corso dell’incontro con il direttore commerciale di Ryanair David O’Brien.
Al centro del colloquio – a cui hanno partecipato anche il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, il consigliere regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, il consigliere regionale delegato ai trasporti Camillo D’Alessandro, il direttore del dipartimento trasporti della Regione Antonietta Picardi e i vertici della Saga – la permanenza del vettore irlandese nell’aeroporto d’Abruzzo.
Il prossimo 7 aprile D’Alfonso, insieme a O’Brien, incontrera’ a Roma il ministro dei trasporti Graziani Delrio, proprio per fare il punto sulla vertenza degli aeroporti minori (quelli che non superano i 700mila passeggeri l’anno), che rappresentano oltre il 30 per cento del sistema aeroportuale europeo.
“Il ministro Delrio – ha sottolineato D’Alfonso – ha deciso di avviare una riflessione su questa tematica, alla luce anche dei nuovi orientamenti emersi in sede europea, secondo cui la presenza dei vettori low cost sul mercato rappresenta una risorsa, allo stesso modo degli aeroporti minori, per i quali il consiglio dei ministri e’ disponibile a trovare un diverso assetto normativo, da calare anche nelle linee guida degli aiuti di Stato. L’Abruzzo in questa trattativa con il governo nazionale, sara’ capofila, in quanto si tratta di una questione che riguarda tutte le Regioni italiane”.
Dal canto suo O’Brien ha spiegato che Ryanair non solo e’ disponibile a non chiudere la base di Pescara, ma potrebbe anche decidere di potenziare la sua presenza. A patto, ovviamente, che si creino le giuste condizioni per poter proseguire l’attivita’: a partire dall’eliminazione delle nuove addizionali comunali, fino alla modifica delle linee guida delle misure di sostegno alle compagnie aeree low cost.
Il presidente D’Alfonso ha chiesto a Ryanair di predisporre un memorandum da sottoporre all’attenzione di Delrio cui, in ogni caso, spettera’ l’ultima decisione. “Siamo fiduciosi – ha concluso il presidente – nel buon esito della trattativa e siamo disposti a fare ogni sforzo possibile per raggiungere il risultato. Ryanair ha un grande peso per la connettivita’ dell’Abruzzo e la Regione ha programmato un investimento di 12 milioni di euro per migliorare l’infrastruttura dell’aeroporto. Oggi, dunque, le condizioni per centrare l’obiettivo ci sono tutte”.
In sostanza, le condizioni affinché Ryanair resti in Abruzzo ci sono, a patto che si osservino un paio di “cosette” determinanti. “Via le tasse del governo Renzi e una revisione drastica della politica degli aiuti di Stato per le compagnie low cost. Sono le due condizioni imprescindibili poste oggi dai vertici di Ryanair e ribadite nel corso dell’incontro convocato dal presidente D’Alfonso, e al quale ho personalmente partecipato. Due punti sui quali abbiamo formalmente impegnato il governatore in vista dell’incontro con il ministro Delrio. Ora attendiamo gli esiti di quella riunione che dovra’ produrre risultati perche’ l’abbandono di Ryanair significherebbe la fine dell’aeroporto d’Abruzzo”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri al termine dell’incontro al quale ha preso parte con i vertici di Ryanair.
“Come forza di centrodestra – ha aggiunto Sospiri che proprio ieri aveva inviato una nota al governatore D’Alfonso chiedendo di poter prendere parte al vertice – sia Ryanair che la stessa Regione ci hanno riconosciuto una linea di perfetta coerenza e linearita’, sia quando eravamo in maggioranza al governo sia oggi che siamo in opposizione, a sostegno del nostro scalo aeroportuale e di tutto cio’ che rappresenta e garantisce il suo sviluppo, a partire da quelle rotte internazionali che rendono Pescara e l’Abruzzo non un punto di transito, ma di approdo e di permanenza. Noi abbiamo ribadito cio’ che ripetiamo da mesi, ossia la presenza di Ryanair e’ fondamentale per la crescita del nostro aeroporto e affinche’ lo stesso resti una infrastruttura di interesse nazionale e non subisca declassamenti”.
“Purtroppo appena un mese fa e’ scoppiato il ‘bubbone’ della Ryanair che ha annunciato la dismissione della sede di Pescara, lo spostamento del vettore in altro scalo, la chiusura delle rotte internazionali, a partire da ottobre, avviando anche le procedure per il trasferimento di tutti i dipendenti. Una decisione che non possiamo assolutamente accettare e di fatto oggi anche il centro-sinistra ha dovuto ammettere che non ci sono alternative alla compagnia di bandiera irlandese”.
“E tocca al centro-sinistra lavorare affinche’ si riesca a trovare una soluzione a un problema determinato dal governo Pd-Renzi a livello nazionale. Due, dunque, le richieste poste dai vertici della compagnia irlandese e che consentirebbero di rivedere la decisione di abbandonare la base operativa di Pescara: l’eliminazione degli incrementi della tassa d’imbarco imposta dal Pd e, soprattutto, l’impegno a rivedere la politica dei limiti agli aiuti di Stato per le compagnie low cost, i cui soldi non possono essere destinati ad Alitalia”.