PESCARA – Il Pescara resta con i piedi per terra. Il cinque a zero di domenica scorsa aveva illuso un po’tutti, ma adesso si torna alla triste realtà. I biancazzurri perdono a Verona contro il Chievo in una partita che però avrebbe potuto avere anche un risultato diverso. Memushaj e company se la sono giocata fino alla fine, anche se i padroni di cassa tutto sommato hanno legittimato il punteggio finale.
Al 12’ il Chievo va in vantaggio senza trovare opposizione: un’altra prodezza dello sloveno Birsa che stoppa il pallone, salta Benali e batte Bizzarri con uno splendido tiro a giro di sinistro. Con De Guzman a fare da diga davanti alla difesa al posto di Radovanovic, è il solito Chievo: sicuro e organizzato. È invece un Pescara svogliato e rassegnato, almeno per i primi venti minuti, che si aggrappa a un 4-3-3 che non punge. Poi si sveglia, comincia a spingere con Caprari che si scambia posizione con Benali, ma fatica a costruire perché Bruno deve seguire anche lo scatenato Birsa. Caprari ha una buona occasione (24’), ma Sorrentino è bravo a respingere. Due minuti dopo, Stendardo non arriva di un soffio a deviare un pregevole tocco di Verre. Ma il Chievo dà l’impressione di non soffrire e continua a fare la partita abbassando o alzando il ritmo secondo le necessità. Inglese esce dopo uno scontro aereo con Stendardo. E il suo sostituto, Gakpè (rinforzo di gennaio) ha subito una buona occasione, ma non sa sfruttarla.
Dopo l’intervallo c’è solo il Chievo con il divario tra le squadre che si accentua e ora si vede un Pescara zemaniano a metà, nel senso che sbanda molto in difesa ma riesce a creare poco in avanti. Il Chievo raddoppia appena passato il quarto d’ora dopo che Bizzarri ha salvato la sua porta almeno due volte: Verre perde un pallone a centrocampo, tiro di Meggiorini deviato, tira Gakpè, gran respinta di Bizzarri proprio sui piedi di Castro che non ha difficoltà a segnare. La partita in pratica finisce qui.
Il tecnico boemo ha parlato al termine del match ai microfoni di Sky Sport: “Non c’era bisogno di fare miracoli, oggi non abbiamo fatto calcio, quindi è giusta la vittoria del Chievo. Abbiamo fatto poco, la squadra si è allungata, dovevamo accorciare di più. La squadra mentalmente si è spenta dopo l’occasione di Caprari. Sono convinto che riusciremo a giocare un calcio brillante. Oggi abbiamo avuto più un problema tattico che fisico. Dobbiamo lavorare, so cosa manca alla squadra il problema è trasferirlo ai miei giocatori. Ma sono sicuro che ci riuscirò”.