
L’AQUILA – Tutti e tre gli emendamenti pro L’Aquila sono stati approvati. “Abbiamo fatto l’en plein. Sono molto soddisfatta” sottolinea la senatrice Pezzopane. “Il contenuto dei miei emendamenti – prosegue – e’ stato fatto proprio dalle relatrici alla legge di stabilita’, con qualche piccola modifica concordata con la sottosegretaria Paola De Micheli, che ringrazio, per la grande collaborazione e comprensione dei problemi della nostra citta’. Senza il suo aiuto non sarei riuscita a portare a casa questo grande risultato”.
In questo modo si sistema la questione precari per tutti i Comuni del Cratere e per gli Uffici speciali in quanto le amministrazioni comunali ottengono la possibilita’ di prorogare o rinnovare tutti i contratti stipulati sulla base della normativa emergenziale, in deroga alle vigenti leggi e questo vale per il 2016 e per il 2017.
“Un risultato insperato – prosegue la senatrice – che associato alla proroga gia’ ottenuta nel decreto enti locali per il Comune dell’Aquila, consente alle amministrazioni di affrontare i prossimi due anni in tranquillita’, per la prima volta. Anche i due Uffici speciali per la citta’ dell’Aquila e per il cratere potranno prorogare per un ulteriore triennio le 25 unita’ assegnate a ciascuno”.
Le risorse necessarie per la proroga dei precari sia dei Comuni che degli uffici speciali saranno prelevate dai fondi Cipe destinati al finanziamento dei servizi di natura tecnica e per l’assistenza. “Se non fossimo riusciti ad ottenere questo risultato -aggiunge la Pezzopane – il 31 dicembre 2015 si sarebbero interrotti i contratti dei precari dei Comuni, con il conseguente blocco di tutti gli uffici. Lo stesso sarebbe accaduto a maggio per gli Uffici speciali. In queste settimane il mio impegno e’ stato, al fianco dei sindaci, per sventare questa ipotesi e per salvare oltre 100 posti di lavoro, garantendo l’efficienza degli uffici. Il terzo emendamento approvato prevede che la stazione appaltante per la ricostruzione delle chiese e degli edifici religiosi anche recenti sia affidata al Provveditorato per le opere pubbliche, a garanzia di maggiore trasparenza e di omologazione delle procedure”.