PESCARA – Come previsto arrivano gli aumenti delle tariffe per i parcheggi nell’area di risulta della stazione ferroviaria di Pescara. Le novità, in vigore dal 7 febbraio, sono state annunciate oggi dal vice sindaco Enzo Del Vecchio che ha parlato della situazione difficile che sta affrontando ‘Pescara Parcheggi’, che gestisce i posti auto, e della volonta’ del Comune di cambiare decisamente rotta per far tornare la societa’ in utile.
Per quanto riguarda le tariffe nell’area di risulta, i posti auto collocati nella parte sud costeranno 2,50 euro al giorno mentre i posti auto collocati nella parte nord costeranno un euro per i primi 60 minuti, un euro per i successivi 60 minuti, dopodiche’ scattera’ la tariffa giornaliera (2.50 euro). In questi ultimi posti si e’ preferito quindi agevolare chi usufruisce della sosta breve.
Novita’ anche per i parcheggi nell’area di Piazza Primo Maggio, prima riservato in parte ai residenti: ora si e’ deciso di destinare l’area ai parcheggi a pagamento per recuperare dei fondi. Sono stati adeguati (dal primo febbraio) i prezzi degli abbonamenti all’indice Istat per cui si passa per l’abbonamento da 25 euro a 27 euro per quello da 35 euro a 38 euro e per quello da 50 euro a 54 euro. Del Vecchio ha parlato di “una previsione di ulteriori incassi che oscilla tra i 500 e i 600 mila euro ma la valutazione andra’ fatta mese per mese”, ha commentato. Aumentera’ anche il canone, che “passera’ da 1.235.000 a 1.500.000 euro”.
Il vice sindaco ha sottolineato che si tratta del “primo atto del Comune per Pescara Parcheggi” che in passato e’ stata “vilipesa” dalla precedente amministrazione per via delle scelte compiute, ad esempio per la modifica del piano tariffario. La societa’ annuncia per il 2014 una perdita e Del Vecchio sostiene che sia “il frutto di una politica scellerata”. Solo per le aree di risulta nel 2014 c’e’ stata una perdita di 312 mila euro. “Noi abbiamo ritenuto che la societa’ andasse guidata, vogliamo che sia una societa’ che produce utili e utilita’, svincolata dalla politica scellerata, e fino ad ora – ha annunciato il vice sindaco – abbiamo ridotto del 50 per cento la perdita mensile, riducendola a 21 mila euro”.
Sull’argomento interviene la Confcommercio che definisce “Scandalosa”, e la Cna che definisce “Grave” questa decisione presa dall’Amministrazione comunale di Pescara. “In maniera paradossale – continuano – favorisce chi occupa un posto per tutta la giornata rispetto a chi necessita di un tempo breve per effettuare servizi o ancor piu’ acquisti veloci”.
Per la Confcommercio “e’ inammissibile infatti che, dopo aver salassato cittadini e operatori con l’applicazione delle tariffe piu’ alte possibili per Imu, Tari e Tasi, si operino nuovi aumenti in un settore cosi’ nevralgico come quello dei parcheggi, problema sistematicamente irrisolto da questa come dalle precedenti Amministrazioni. La Cna, dal canto sua, lamenta la mancata audizione delle associazioni d’impresa.
“La decisione di procedere all’aumento, che fa il paio con altri ritocchi per la sosta, e tutti all’insu’, ha come unico obiettivo dichiarato quello di ripianare le casse della societa’ che gestisce i parcheggi” osserva l’associazione presieduta da Riccardo Colazilli e diretta da Carmine Salce. Se le cose stanno cosi’, “la scelta appare quantomeno sconcertante: anziche’ procedere a una politica di taglio delle spese improduttive, che magari comporti anche un ridimensionamento degli organici di ‘Pescara Parcheggi’, si chiede un sacrificio ai cittadini. Tanto varrebbe abolire la sosta a pagamento in tutta la citta’ e introdurre il disco orario: siamo certi che l’amministrazione guadagnerebbe di piu’ con le multe”.
“Se veramente il fine unico di tale manovra deriva dalle perdite di ‘Pescara Parcheggi’ – incalza infine la Confcommercio – perche’ non si procede alla sua liquidazione e all’affidamento della gestione delle aree di sosta ad una nuova societa’, in grado di operare in maniera piu’ efficiente con la completa automatizzazione del parcheggio dell’area di risulta?”.