
AVEZZANO – Non ci sarà nessuna centrale a biomasse Power Crop in quanto la Commissione ha dato esito negativo. Lo ha rivelato l’assessore all’Ambiente della Regione Abruzzo Mario Mazzocca in merito alla riunione odierna a Pescara a via Passo Lanciano della Conferenza dei servizi. Mazzocca non era presente alla Commissione perché impegnato a Roma alla Conferenza delle Regioni perla stesura del testo di legge da licenziare sul dissesto idrogeologico.
In mattinata, intanto, c’era stata una manifestazione di protesta con fischietti, striscioni e bandiere di alcune centinaia di cittadini di Avezzano e di altri attivisti di organizzazioni e gruppi politici, fra i quali il M5S e Rc, a Pescara, all’esterno degli uffici della Regione Abruzzo, sempre in occasione della Conferenza dei Servizi che si doveva esprimere sull’impianto a biomasse che Power Crop, gruppo Maccaferri, vorrebbe realizzare ad Avezzano, che vede la ferma contrarietà di cittadini, comuni e ambientalisti.
Secondo l’associazione Fare Verde, con la centrale ogni anno consumerebbe la stessa acqua di metà della popolazione di Avezzano, uno dei centri più popolosi dell’Abruzzo interno. L’acqua sarebbe sottratta alle aziende agricole fucensi, che danno lavoro a migliaia di persone. In cambio si otterrebbero un milione e seicentomila tonnellate di fumi e polveri all’anno. Le emissioni inquinanti si accumulerebbero su colture IGP, oltre che nei polmoni dei cittadini, data la particolare configurazione “a conca” del territorio. Inutile dire che la biomassa necessaria per alimentarla, pari a 270.000 tonnellate di legna all’anno, non è disponibile in un territorio caratterizzato da numerose aree protette, tra le quali c’è, a pochi chilometri di distanza, il Parco Nazionale d’Abruzzo.
“È per questo che sono tutti contrari”, afferma Massimo De Maio, referente di Fare Verde per l’Abruzzo, “tranne il Governo italiano, che ha nominato un commissario per facilitare la realizzazione dell’impianto, e gli uffici tecnici della Regione Abruzzo, che hanno deciso di andare dietro al Governo convocando una conferenza di servizi per dare il via libera al cantiere”.