PESCARA – Il Consiglio comunale di Pescara diventa “canterino”. I consiglieri di opposizione, primo tra tutti il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio, hanno cantato in aula – durante i lavori di oggi – “Bella Ciao”. Una forma di protesta, questa, contro il sindaco del capoluogo adriatico, Luigi Albore Mascia, che ha scritto una lettera di disappunto alla dirigente scolastica di Colle Pineta la quale, in occasione del 25 aprile, ha fatto cantare agli alunni canzoni che hanno “chiaramente un marchio politico”, in primo luogo la versione riveduta e corretta dell’Inno di Mameli.
La missiva del primo cittadino e’ stata accolta negativamente dai banchi dell’opposizione per cui i consiglieri hanno deciso di intonare in aula “Bella Ciao” e hanno chiesto di convocare una seduta del Consiglio per fare chiarezza. “Bella Ciao non e’ una canzone di partito” – ha fatto notare il consigliere Blasioli (Pd) – sottolineando, tra l’altro, che “va garantita l’autonomia scolastica” e ricordando che la scuola in questione e’ intitolata all’11 febbraio 1944. Sulla vicenda e’ intervenuto anche il segretario cittadino del Pd Stefano Casciano. In una nota ha fatto notare che “Mascia ignora l’esistenza di un inno dei bambini, “Bambini d’Italia” scritto da Marco Bricco in occasione delle celebrazioni del 150esimo dell’Unita’ d’Italia e apprezzato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ancora una volta – aggiunge Casciano – il sindaco conferma la sua ignoranza storico-politica quando si parla di Resistenza e 25 aprile e, definendo “Bella ciao” una canzone di parte, offende quanti hanno perso la vita per liberare l’Italia dal Fascismo”.
Sulla vicenda intervengono anche altri consiglieri. Il capogruppo del Pdl Armando Foschi commenta che “quella andata in onda oggi, durante la seduta del Consiglio, e’ stata una becera e vergognosa sceneggiata dei partiti dell’opposizione che, ancora una volta, hanno dimostrato un’assoluta mancanza di rispetto per l’autorevolezza e il valore istituzionale del Consiglio comunale stesso”. Per Foschi e’ stato “strumentalizzato politicamentre l’intervento del sindaco Albore Mascia che, in qualita’ di primo cittadino, ha inteso esprimere il proprio dissenso istituzionale nei confronti di una dirigente scolastica che ha ritenuto opportuno insegnare ai propri studenti, di giovanissima eta’, appena 6 o 7 anni, una versione rivisitata dell’Inno di Mameli, ossia dell’Inno d’Italia, in spregio al valore stesso di quel testo, che e’ stato vilipeso”.
Polemico nei confronti del sindaco Massimiliano Pignoli, di Fli. “La bacchettata del sindaco Mascia alla dirigente scolastica si commenta da sola, dice Pignoli, e dimostra ancora una volta la inconsistenza politica di chi governa la citta’. Chiedo che l’amministrazione provveda a porgere le scuse al dirigente e alla scuola, e ricomporre un incidente di percorso davvero molto grave. Invece di ricorrere a simili atti, farebbe invece bene ad occuparsi della citta’ che sta facendo morire” – conclude dai banchi dell’opposizione.