FRANCAVILLA AL MARE – La grandinata di qualche tempo fa probabilmente non ha destato particolari problemi. Infatti dopo il danno potrebbe arrivare anche la beffa per gli agricoltori della Provincia di Chieti, in particolare nell’area di Francavilla, che non si sono visti riconoscere i dovuti risarcimenti per i danni della grandinata dello scorso 10 luglio.
Un milione e 300 mila euro, produzioni dimezzate, alcune attività in ginocchio. Eppure, in base alla legge, non sarà riconosciuto un solo euro di risarcimento agli agricoltori di Francavilla, per il semplice fatto che i danni complessivi sono inferiori al 30% del “Plv”, ovvero la Produzione Lorda Vendibile. In base a questa normativa è stata la Regione ad escludere la Provincia di Chieti dal riconoscimento dello stato di calamità, gettando nello sconforto molti agricoltori che, solo nel centro rivierasco, hanno subito circa 620 mila euro di danni alle coltivazioni; circa 580 mila euro alle strutture e circa 82 mila euro ad attrezzature e veicoli. Questo il dato emerso sulle 97 schede di ricognizioni presentate, come riportato stamane dal quotidiano “Il Centro”. Puro tecnicismo secondo Il sindaco Antonio Luciani, e scarso buon senso da parte di una Regione che dovrebbe manifestare maggiore vicinanza ai propri cittadini:
“Abbiamo saputo della delibera spulciando nel sito della Regione – dice Luciani – l’assessore Imprudente non ha avuto nemmeno la cortesia istituzionale di comunicarmelo direttamente. Questo la dice lunga sul modo di governare da parte di questa Giunta Regionale che, nel caso specifico, si trincera dietro la burocrazia dimostrando scarsa sensibilità per i problemi del territorio.”
Ad irritare ancora di più il sindaco il fatto che per quella grandinata, 7 milioni di euro sono stati dirottati tutti sull’area del Fucino, in particolare nel comparto agricolo di Trasacco dove, è vero che i danni hanno superato il 40% del Plv, ma è anche vero che, considerando pure i 50 milioni stanziati per il miglioramento della rete idrica in quella zona, a detta di Luciani, le origini dell’assessore Imprudente parlano chiaro:
“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, come diceva un noto politico – sottolinea con ironia Luciani – nulla contro gli agricoltori marsicani, sono abruzzesi come noi e siamo loro vicini per i danni subiti, ma vorrei ricordare all’assessore che l’agricoltura nella nostra Regione è anche rappresentata da operatori onesti e coraggiosi che lavorano su tutto il territorio. Abbiamo simbolicamente aperto un hashtag sui social #noinonsiamoimprudenti , per prendere le distanze da un modo di governare che non ci appartiene.”