
PESCARA – Non ci stanno i costruttori del complesso La City secondo cui gli organi di stampa avrebbero “esagerato” nei loro confronti. E’ anche vero che l’indagine c’è, così come la doverosa premessa dell’imprenditore Marco Sciarra, di Iniziative Immobiliari, la società proprietaria del complesso edilizio che potrebbe ancora diventare sede della Regione, riguardo alla piena fiducia del lavoro della Magistratura dalla quale la scorsa estate ha ricevuto un solo avviso di garanzia per abuso edilizio, ma la conferenza stampa di questa mattina è servita solo per tutelare l’immagine messa a dura prova in questi giorni e per ricostruire l’intera vicenda sgombrando il campo da inesattezze ed illazioni.
Il gruppo di giovani costruttori di Iniziative Immobiliari acquista nel 2006 l’Ex Fornace Tinaro, accollandosi, nel 2008, anche le spese di bonifica dall’amianto per una cifra di poco superiore al milione di euro. Il permesso di costruzione arriva solo nel 2011, l’idea è quella di realizzare un grande centro direzionale che costituisca la porta ad ovest della città di Pescara, uffici, locali commerciali, palestre ed anche un Hotel, ma soprattutto la cessione del 65% dell’area per la realizzazione di parcheggi di scambio.
Investimento immediato undici milioni ai quali si aggiunge un mutuo di circa 12 milioni. I lavori vengono affidati alla Imar, che ha tra le sue opere anche l’auditorium di Renzo Piano ed il centro direzionale Fater di Fuksas a Pescara.
Intanto la Regione, che ha necessità di trovare una sede unica nell’area metropolitana per scrollarsi di dosso l’oneroso affitto di ben 9 sedi sparse sul territorio, rivolge a La City una manifestazione d’interesse. parte la trattativa su un’ipotesi di acquisto ma solo dopo un periodo di locazione ad un prezzo fissato dall’Agenzia del Demanio di 34 milioni e non 42 come è stato detto in questi giorni, mentre l’affitto è di un milione e 400 mila euro l’anno, qualcosina di più di quanto paga adesso, ma potendo contare anche su un’area più vasta di quasi 19 mila metri quadri.
Nessuna ancora di salvezza o peggio regalo per i costruttori in caso di acquisto dalla Regione, precisa Sciarra, e perchè se la trattativa dovesse saltare si recupererebbe il vecchio progetto di centro direzionale con numerosi acquirenti ancora interessati.
Il cantiere, intanto, si è fermato ma per via dei guai fiscali della Imar che nulla a che fare con Iniziative Immobiliari e con la quale è stato sciolto a fine 2012 il contratto. Nessun problema nemmeno sul fronte sicurezza, visto che l’Enac ha dato piena autorizzazione all’insediamento antropico in un’area molto vicina all’aeroporto:
“Ci sono degli aspetti che la Magistratura sta cercando di approfondire e per i quali siamo a piena disposizione certi di aver operato correttamente – spiega Sciarra – ma non permettiamo a nessuno di infangare le nostre attività che hanno portato e portano lustro all’economia del territorio. Dopo questa conferenza stampa valuteremo con i nostri avvocati anche possibili azioni penali nei confronti di chi continua a fornire disinformazione su questa vicenda”.