PESCARA – Per La City arriva un altro stop. Stavolta la decisione arriva dal Consiglio di Stato con due pronunciamenti relativi a due ricorsi in Lombardia e Sardegna ma che hanno inevitabili ripercussioni anche sul complesso edilizio alle porte di Pescara. Le due sentenze riguardanti due ricorsi presentati dall’Enac relativi agli aeroporti di Orio al Serio a Bergamo ed Elmas a Cagliari, nei quali, secondo i giudici, l’Ente che si occupa della sicurezza aeroportuale è legittimato ad intervenire sul piano di rischio e di conseguenza sono legittime le modifiche apportate sull’area contenuta nel piano stesso per elevare il livello di sicurezza a tutela sia di chi vola, sia di chi opera a terra nelle vicinanze dello scalo. Un dispositivo, dunque, che non può che avere ripercussioni anche sul complesso edilizio de “La City”, adiacente l’Aeroporto d’Abruzzo, visto che la struttura ricade nella cosiddetta fascia laterale C.
A questo punto tutto resta congelato in attesa del piano di carico antropico: l’esame che dovrà stabilire, in sostanza, se gli uffici regionali impongono un significativo incremento di pubblico rispetto ad una destinazione ad uffici privati.
Resta da stabilire chi si dovrà occupare di effettuare il piano di carico antropico dopo il “no grazie” dei Vigili del Fuoco, dovrebbe essere di competenza dei tecnici comunali, i quali non potranno non tenere conto delle indicazioni del sindaco Alessandrini contrario a firmare il nulla osta per la sede della Regione. A meno che, visto il rischio di fuga di vettori come Ryanair ed Alitalia, non giunga un declassamento per l’Aeroporto d’Abruzzo.