ROMA – Governo e maggioranza lavorano alle modifiche al testo della manovra. E proseguono le riunioni a margine dei lavori parlamentari a Palazzo Madama. È composto da una ventina di proposte il “pacchetto” di emendamenti presentato dalla relatrici, Magda Zanoni (Pd) e Federica Chiavaroli (Ap) al Ddl stabilità in commissione Bilancio al Senato. Atteso per ieri, il testo non sarà licenziato dalla commissione Bilancio prima di questa sera. Ecco le principali novità:
– Canone Rai in bolletta da pagare «in 10 rate mensili, addebitate sulle fatture emesse dall’impresa elettrica aventi scadenza del pagamento immediatamente successiva alla scadenza delle rate».
– Tasse ridotte per chi affitta un appartamento a canone concordato. Un emendamento prevede che «la somma della aliquote dell’Imu e della Tasi non può superare il 4 per mille».
– Resta “prima casa” e quindi non pagherà più le tasse, anche l’abitazione lasciata ai parenti stretti, tipicamente genitori-figli, con comodato d’uso registrato. Per avere lo sconto il proprietario deve possedere quella unica casa e averla usata come abitazione principale nel 2015.
– Il congedo obbligatorio per i papà «è aumentato a due giorni, che possano essere goduti anche in via non continuativa». Proroga anche per il congedo facoltativo in via sperimentale per il 2016.
– Arriva la proroga per il 2016 e il 2017 dei benefici fiscali per il rientro dei cosiddetti cervelli in fuga, «in favore dei soggetti rientrati in Italia nel periodo compreso tra il primo marzo e il 6 ottobre 2015». L’agevolazione consiste nella riduzione della base imponibile ai fini Irpef dell’80% per le donne e del 70% per gli uomini.
– Autorizzata l’assunzione di «200 ricercatori degli enti e dell’istituzione di ricerca finanziati dal Miur».
– Possibilità di un’imposta sostitutiva dell’8% della differenza tra il valore nominale e il valore fiscalmente riconosciuto per gli immobili strumentali degli imprenditori individuali, con esclusione dei beni stessi dal patrimonio dell’impresa. I beni immobili strumentali dovranno essere posseduti alla data del 31 ottobre scorso e l’opzione potrà essere esercitata entro il 31 maggio 2016.
Stallo sul “pacchetto Sud”: non sarà affrontato dal Senato, ma alla Camera. Lo dice il presidente della Commissione Bilancio Giorgio Tonini spiegando che «la questione è che occorrerà scegliere» tra le due opzioni sul tavolo, credito d’imposta o decontribuzione. «Renzi – ha detto – è rientrato stanotte a Roma e si è riservato un po’ di tempo per decidere».
Uno dei pochi capitoli chiusi (oltre alla scelta di travasare nella manovra il dl “salva-Regioni”) è invece quello sui farmaci innovativi, vale a dire quelli che servono a curare malattie come l’epatite C, e che ora saranno più facili da reperire. Le relatrici alla manovra hanno infatti depositato un emendamento, che riformula una proposta della presidente della commissione Salute del Senato Emilia Grazia De Biasi (appoggiato dalla maggioranza) e che prevede che la spesa per i farmaci innovativi rimarrà, nel 2015 e 2016, a carico del sistema sanitario nazionale e non concorrerà al raggiungimento del tetto di spesa per la farmaceutica territoriale, se non per la quota che eccede il fondo ad hoc.