PESCARA – Dopo il decesso del giovane 21enne di Città S.Angelo per sepsi meningococcica fulminante, è necessaria la profilassi per tutti coloro che vi sono venuti a contatto diretto nell’ultima settimana. Già decine di persone l’hanno iniziata.
Infatti sono potenzialmente a rischio di contagio coloro che hanno avuto contatti diretti nell’ultima settimana con il paziente”. Lo scrive in una nota la Asl di Pescara precisando che “le forme di contagio diretto sono prevenibili attraverso la profilassi” e raccomandando “nel dubbio, di fare la profilassi farmacologica, rivolgendosi al proprio medico di famiglia o al servizio di Guardia medica”. L’azienda sanitaria ha già attivato una unità di crisi per la profilassi e l’inchiesta epidemiologica.
Diverse decine le persone che si sono sottoposte alla profilassi farmacologica dopo il decesso del 21enne morto nella notte all’ospedale di Pescara. Circa 30 i soggetti che hanno raggiunto il presidio ospedaliero del capoluogo adriatico, oltre a quelli che si sono rivolti alle guardie mediche e ai medici di base per la prescrizione farmacologica. Si tratta di persone che erano entrate in contatto con il ragazzo.
Intanto si è concluso un sopralluogo all’interno del locale Qube club di Pescara Vecchia, dove il giovane era stato sabato scorso. È stato eseguito dalla Asl, con il Servizio igiene alimenti e nutrizione, il Servizio di igiene, epidemiologia e sanità pubblica e il Servizio veterinario, e dai Carabinieri del Nas di Pescara. Il controllo era finalizzato a fornire prescrizioni igienico sanitarie per la corretta sanificazione dei locali. A breve verrà eseguito un nuovo sopralluogo per la verifica dell’adempimento delle prescrizioni, dopo il quale l’attività potrà riaprire regolarmente.
Questo il comunicato dell Asl: “La drammatica scomparsa del giovane di Città Sant’Angelo presso la Rianimazione del Presidio Ospedaliero di Pescara – si legge in una nota della Direzione generale – è dovuta ad una sepsi meningococcica fulminante da ‘Neisseria meningiditis’. Attualmente sono in corso le tipizzazioni del ceppo”. La profilassi farmacologica, sottolinea la Asl, “riduce il rischio a valori prossimi allo zero. I farmaci da usare, sotto prescrizione medica, sono Ciprofloxacina 500 mgr (1 compressa una sola volta), oppure Ceftriaxone 250 mgr o 500 mgr (in base al peso; una sola somministrazione per iniezione intramuscolare), oppure Rifampicina 600 mgr (una compressa ogni 12 ore per due giorni, 4 compresse in totale). In ogni caso le forme da contagio diretto sono prevenibili attraverso la profilassi sopra riportata. I segni ed i sintomi precoci della malattia sono aspecifici (cefalea,febbre,dolori addominali)”.
Anche il sindaco di Città Sant’Angelo, Gabriele Florindi, attraverso i social sottolinea che “a causa della morte del nostro giovane concittadino i sanitari hanno attivato la profilassi di prevenzione per tutti coloro che hanno avuto contatto e frequentato il ragazzo nei 7-8 giorni antecedenti il decesso. Solo chi ha avuto contatto ravvicinato con lui – dice il primo cittadino – deve recarsi presso la guardia medica del distretto sanitario di Città Sant’Angelo. Per evitare situazioni di confusione e panico immotivato, il sindaco ha precisato che per “contatti ravvicinati” si intende un tipo di contatto abbastanza confidenziale e prolungato da poter permettere uno scambio di fluidi. Pertanto situazioni come quelle di un fugace incontro al supermercato o in altri locali pubblici non sono da considerare a rischio di contagio.