
PESCARA – Una settimana dopo l’ondata di maltempo che ha investito tutta la Regione, sono ancora circa 65 mila, tra le province di Pescara e Teramo, le persone rimaste senza acqua corrente a causa di numerose frane che stanno danneggiando le condotte idriche. I movimenti franosi in molti casi stanno rendendo vani gli sforzi dei tecnici dell’Azienda comprensoriale acquedotti (Aca): non si fa in tempo a concludere un intervento che nuove rotture si registrano su altri tratti delle condotte.
In particolare, nel caso della rottura dell’adduttrice Tavo Nord, a Castiglione Messer Raimondo, i tecnici stavano per concludere l’intervento quando il terreno ha ripreso a muoversi, danneggiando ulteriormente la tubatura. Domani, fanno sapere dall’Aca, arriverà un giunto scorrevole fatto preparare ad hoc e, se tutto andrà per il meglio, i cittadini avranno di nuovo l’acqua dalla tarda serata.
Circa 30mila gli utenti interessati dai disservizi nei comuni di Città Sant’Angelo, Elice, Atri e Castilenti. Il sindaco di Città Sant’Angelo, Gabriele Florindi, ha chiuso le scuole del centro storico. Nel caso dell’adduttrice Tavo Sud, a Farindola, si è verificata la terza frana nel giro di 24 ore: dopo un primo intervento, ne era stato chiuso un secondo ed erano iniziate le manovre di reimmissione dell’acqua, ma la condotta ha ceduto di nuovo e l’erogazione è stata nuovamente sospesa.
L’intervento è ripreso questa mattina e anche in questo caso i cittadini torneranno ad avere l’acqua dalla serata. Circa 35mila gli utenti coinvolti nei comuni di Farindola, Penne, Collecorvino, Picciano, Loreto Aprutino, Pianella, Cappelle sul Tavo, Spoltore (frazioni Caprara, Santa Maria e centro storico), Montesilvano (zone collinari alte) e Moscufo, tutti in provincia di Pescara.