TERAMO – Gli operatori turistici di Pietracamela e Prati di Tivo nel Teramano costituiscono il Consorzio turistico Gran – Sasso/Prati scarl. Il nuovo organismo chiamato a gestire gli impianti e’ stato presentato questa mattina in Provincia a Teramo dal sindaco di Pietracamela, Antonio Di Giustino e dal presidente della Gran Sasso spa – la societa’ pubblica partecipata anche dalla Provincia e proprietaria della cabinovia – Marco Bacchion.
Presidente del Consorzio e’ Mauro Carnovale, avvocato e, come ha dichiarato lui stesso e’ un “presidente tecnico” chiamato dagli operatori per la sua competenza professionale. Obiettivo del Consorzio e’ di occuparsi di promozione e qualita’ dei servizi e, quando sara’ il momento, “e se ce ne saranno le condizioni, anche candidarsi alla gestione degli impianti” ma, hanno sottolineato questa mattina i soci promotori “non e’ questo l’obiettivo. Il nostro primo compito sara’ quello di rimuovere le tante incrostazioni e le criticita’ che viviamo quotidianamente. Per questo abbiamo scelto questa formula consortile: non e’ una societa’ a fini di lucro e i suoi obiettivi, come i suoi bilanci, sono pubblici”.
“E’ una grande novita’, un fatto storico, che il Comune guarda con approvazione – ha affermato il sindaco Antonio Di Giustino – Pietracamela sta vivendo un momento di rinascita, con tanti interventi portati a termini e i lavori della ricostruzione che partiranno a breve. Con il nuovo Piano regolatore generale, che sara’ vigente a breve, abbiamo previsto anche un’area turistica con incentivi per i privati che verranno a investire”. Marco Bacchion ha precisato che proprio il 30 aprile e’ scaduta ed e’ andata deserta la gara per l’affidamento estivo degli impianti: “E’ chiaro che per noi il Consorzio e’ un interlocutore privilegiato e dialogheremo innanzitutto con loro”.
Bacchion ha poi fatto riferimento alle decisioni assunte dal Consiglio provinciale che nella seduta del 30 aprile ha approvato la proposta di ricapitalizzazione della Gran sasso Spa (oggi in sofferenza in seguito alle perdite accumulate per il pagamento degli interessi del finanziamento bancario contratto per la realizzazione della nuova cabinovia: un’opera da oltre 12 milioni di euro).