
PESCARA – Un’infornata di volti nuovi in casa Pescara. A fare da “papà” c’era il presidente Sebastiani che ha parlato di come è stata rimodulata la squadra. Ad ognuno di loro è stato chiesto qualcosa:
“Zeman ha detto che assomiglio a Immobile ? Speriamo di dimostrarlo sul campo – ha detto Cristian Bunino – e per me è una grande opportunità. Mi piace attaccare la profondità. A Livorno ho fatto anche l’esterno ma preferisco essere utilizzato da prima punta. La Juve è una società modello. Non ti fa mancare nulla. Sono cresciuto tanto”.
“A Carpi – dice Kevin Yamga – non mi ha aiutato il sistema di gioco. Il 3 – 5 – 2 di mister Calabro prevede due esterni più difensivi che offensivi. Il ricordo più bello che ho del Chievo lo scudetto vinto nel 2013. C’era anche Da Silva che è stato a Pescara. Ringrazio la fiducia del mister. Non mi aspettavo di giocare”
Josè Machin invece è cresciuto nelle giovanili del Malata e del Barcellona: “Mi considero un giocatore tecnico. Brescia è stata un’esperienza positiva. Ho fatto 21 presenze. A Pescara ci sono più ambiziose. Riquelme e Modric i miei modelli”.
“Sono qui da qualche settimana- ha detto Gravillon – Mi sto integrando molto bene. Sono pronto per giocare. In queste partite ho visto una grande squadra”.
Riccardo Fiamozzi invece si dice contentissimo della scelta: “Felice di essere tornato in una piazza bellissima. Sono sicuramente maturato rispetto a due anni fa. Al Genoa con Gasperini ho giocato parecchio. Le scelte societarie mi hanno penalizzato. È cambiato tutto. La serie B è imprevedibile. Il Bari ? Vorrei evitare di parlarne. Qui ho visto grandi giocatori e bravi ragazzi. Basta poco per svoltare”.
Filippo Falco, per il momento fermo ai box, sta recuperando: “Al massimo tra 2 settimane sarò a disposizione. Zeman è un allenatore carismatico. Mentalmente ho pagato la delusione di non essere rimasto a Benevento in serie A. Adesso sono sereno. Ho riazzerato tutto. Voglio riconquistarla col Pescara. Sulla carta i play off sono alla portata”.