PESCARA – E’ incredibile alle volte come nel calcio si possa passare da un periodo di buio profondo ad una fase in cui tutto riesce bene e far esaltare i tifosi per la prestazione. Succede a Zemanlandia, di nuovo. Olbia travolta (4-0). Dopo la cinquina di Pontedera, altra vittoria debordante senza subire gol. La continuità paga sempre. Fondamentale vivere alla giornata cercando di migliorare costantemente.
Il delfino è stato di una superiorità schiacciante, quasi irridente. In campo, tra Pescara e Olbia, sembrava ci fossero almeno due categorie di differenza. Nell’aria si avverte la sensazione che il peggio sia davvero passato. Di certo è cambiato l’atteggiamento. Pescara più sciolto, soprattutto sereno. E difende molto meglio. Nelle ultime 4 partite (Coppa Italia compresa) altrettanti successi e appena un gol subito a Chiavari. Con Zeman probabilmente una rarità.
La fase difensiva è migliorata. Squadra più corta e compatta. Gli attaccanti sono i primi a lavorare con profitto, con Pellacani la linea difensiva tende ad accorciare in avanti. Bene Dagasso in cabina di regia. È stata la novità sostanziale. Malgrado la giovane età, appena 19 anni, il centrocampista biancazzurro sa stare in campo, non eccede in tocchi inutili e sa giocare sia sul corto che sul lungo. In sintesi, schematico e essenziale. A nostro avviso meglio da play che da mezz’ala.
Il grande protagonista è stato Luigi Cuppone. Un gol di testa meraviglioso (taglio sul primo palo, torsione e frustata da centravanti di razza) ma anche un assist per il 4-0 firmato da Aloi. E poi la consueta generosità, soprattutto il solito movimento ad allungare la squadra avversaria, quello che piace a Zeman. Nel 4-3-3 farebbe fatica a giocare sulla catena così come vuole il boemo.
Da riferimento centrale Cuppone offre, invece, il meglio di se perché può attaccare la profondità e creare spazi per l’inserimento dei compagni di squadra. Dal punto di vista realizzativo l’attaccante salentino è salito a quota 8 reti (Coppa Italia compresa), ben 4 consecutive.
Tutt’altro che convincente, a prescindere dal gol, la prestazione di Tunjov. Non sembra avere caratteristiche adatte al calcio di Zeman. Ha una qualità spiccata per la categoria ma non la propensione a giocare senza palla. Un limite sul quale l’estone dovrà applicarsi. Perché qualità e cifra tecnica sono importanti ma non bastano, specie in C.
Mercoledì prossimo tornerà la Coppa Italia. Per i quarti di finale, in gara secca, Pescara di scena a Catania. Inizio ore 20,30.