TERAMO – La Corte d’Assisi d’Appello di Perugia ha condannato a 20 anni di carcere Salvatore Parolisi, il caporal maggiore accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea. Il ricalcolo della pena al ribasso per Salvatore Parolisi (condannato a 30 anni con rito abbreviato) era stato disposto l’11 febbraio scorso dalla Corte di Cassazione che aveva escluso l’aggravante della crudeltà per il militare.
Gli avvocati di Parolisi avevano chiesto anche le concessioni delle attenuanti generiche, ma a questa richiesta in mattinata si erano opposti il sostituto procuratore generale Giancarlo Costagliola e la parte civile assistita dall’avvocato Mauro Gionni, che aveva ricordato l’atteggiamento tenuto dal caporalmaggiore dopo la sparizione della moglie Melania Rea.
«Melania ha avuto giustizia ma purtroppo nessuno ce la ridarà», è il commento di Michele, fratello di Melania Rea, dopo la sentenza. «È duro ricominciare – ha aggiunto – ma lo faremo con la consapevolezza che l’assassino resterà per un po’ di anni in carcere. Potremo ricominciare, anche se lo dico tra virgolette, una nuova vita».
«Valuteremo le motivazioni della Corte che ha escluso le attenuanti generiche e faremo le nostre scelte. Sicuramente c’è la strada di Strasburgo, però ancora è presto per valutarla». Ad affermarlo i legali di Salvatore Parolisi, gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile.