PADOVA – “Renzi dovrà dimettersi da premier se vinciamo in tre regioni, Veneto, Campania e Liguria”. L’ex premier Silvio Berlusconi, a Padova per una conferenza stampa nella sede di Forza Italia, è andato all’attacco del premier Matteo Renzi che pure ieri aveva escluso sue dimissioni in caso di una sconfitta alle regionali.
“Ho una speranza: – ha aggiunto l’ex Cav – che possa ripetersi il miracolo del 2000, quando partivamo svantaggiati, ma vincemmo e D’Alema, che come Renzi era andato a palazzo Chigi attraverso giochi di palazzo, dovette dimettersi”. L’affondo arriva in un giorno positivo per l’ex premier anche dal fronte giudiziario, dal momento che la Procura Generale di Milano ha deciso di non presentare opposizione alla dichiarazione di estinzione della pena per frode fiscale. E il riferimento è al lontano 2000, quando l’allora premier Massimo D’Alema rassegnò le dimissioni in seguito alla dèbacle del centrosinistra alle Regionali.
La sfida a Renzi passa anche attraverso la televisione: dopo l’intervista a “Che tempo che fa” con Fabio Fazio, per venerdì si preannuncia un duello tv con il premier Matteo Renzi negli studi di Virus, il programma su raidue di Nicola Porro, anche se sembra difficile che possa esservi un faccia a faccia.
La campagna elettorale vive i suoi ultimi ultimi, infuocati giorni dove a farla da padrona è la questione degli impresentabili: “Sulla legalità non prendiamo lezioni da nessuno”, ha sottolineato il premier oggi da Perugia, dove si è recato per sostenere la presidente uscente e candidata del centrosinistra Catiuscia Marini. Ma è in Puglia che la questione sta creando caos nelle coalizioni, dopo la comunicazione della Commissione Antimafia sui primi quattro ‘impresentabili’ (uno a sostegno di Emiliano e tre a sostegno di Schittulli).
La questione delle “relazioni opache tra figure politiche al Sud che frenano l’influenza di Roma” è anche al centro di un articolo del Financial Times che si concentra soprattutto sulla Campania e sul candidato del centrosinistra De Luca.
Ed è polemica tra Sel e il premier Renzi che sabato dovrebbe recarsi al Festival dell’economia di Trento: “Sabato è il giorno del silenzio elettorale e mi auguro che Renzi, che già occupa in modo impressionante la tv pubblica, assieme agli esponenti del suo governo, non voglia offrire al Paese una comparsata che avrebbe caratteristiche gravi del rispetto delle procedure elettorali e democratiche” ha detto il coordinatore nazionale di Sinistra, Ecologia e Libertà Nicola Fratoianni.
Berlusconi rilancia la coalizione dei moderati. In questi ultimi giorni di campagna elettorale il leader di Forza Italia sta alzando i toni contro la sinistra e il Pd nella speranza di dare una spallata al governo: “Non c’è un futuro per il nostro Paese con questa sinistra. C’è un futuro solo se i moderati potranno trasformarsi da quella maggioranza numerica in una maggioranza politica organizzata che abbia la consapevolezza e di svolgere un ruolo importante”.
Per questo motivo (e anche perchè, come ha detto lui stesso, “la sua presenza in campagna elettorale varrà, per Forza Italia e per il centrodestra, 10 punti percentuali”) l’ex Cav ha deciso di tornare in campo: “Oggi questo è un sogno, un progetto, l’unico che noi vediamo per un futuro positivo per il nostro Paese”, ha aggiunto, sottolineando l’affetto ricevuto nella città veneta “maggiore di quello che sentivo negli ultimi anni quando ancora ero libero di circolare per il paese. Si vede che tutte le ingiustizie che mi sono accadute hanno alimentato questo affetto. Penso che questo sia consolante e ripaga di tante umiliazioni che ho dovuto subire”. A Padova il leader di Forza Italia ha dato vita anche ad un nuovo ‘predellino’ per invitare tutti ad “andare a votare e votare bene”.