PESCARA – Non si ferma l’iniziativa del movimento “Avanti tutta” per la salvaguardia dell’ospedale di Popoli. A ribadire il no al al declassamento della struttura oggi a Pescara, davanti la sede delle Regione in viale Bovio, c’erano proprio tutti: cittadini, sindaci, amministratori, lavoratori, rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Tutti uniti in una mobilitazione ferma e decisa.
La protesta si è svolta in maniera pacifica tra striscioni, slogan, musica, balli e canti. L’iniziativa, indetta dalla movimento “Avanti tutta”, ha raccolto adesioni da 22 Comuni intorno all’area di Popoli. Punto di raccolta dei manifestanti è stato l’inizio di viale Bovio, poi il percorso fin sotto la sede della Regione per “chiedere conto ai vertici regionali.”
Intanto ieri la Commissione Sanità ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal capogruppo alla Regione di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, sulla riorganizzazione del presidio ospedaliero e c’è l’emendamento del deputato del Pd, Antonio Castricone, al decreto terremoto che prevede la sospensione degli effetti del decreto Lorenzin, sulla riorganizzazione ospedaliera, per 36 mesi, per i comuni compresi nel cratere del terremoto dell’Aquila e del terremoto dell’agosto 2016.
Come anticipato ieri mattina da D’Alfonso sulla sua pagina Facebook, i manifestanti sarebbero stati ricevuti dal vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli. In un comunicato il Governatore precisa che “Lolli è arrivato con un leggero ritardo sull’orario previsto ma si è messo subito a disposizione per un confronto, raggiungendo i sindaci e gli organizzatori del corteo all’esterno della sede della Regione, ma essi non hanno voluto incontrarlo, sostenendo di voler interloquire unicamente con il Presidente D’Alfonso, impegnato stamattina a Teramo in un convegno fissato da tempo e al quale partecipavano diverse figure istituzionali di primo piano”. Lo stesso D’Alfonso ha quindi concordato un incontro con il comitato per venerdì 7 aprile alle ore 8 nella sede della Regione in viale Bovio a Pescara.
Il vicepresidente Lolli ha dichiarato: “Nella vicenda dell’ospedale di Popoli ci sono due elementi di novità: l’emendamento approvato dalla Camera, con cui si dispone per tre anni la sospensione dell’applicazione del decreto Lorenzin, e il voto di ieri nella commissione Sanità del Consiglio regionale con cui è stato deciso di istituire un tavolo che dovrà valutare – insieme all’assessore competente – il percorso da adottare per il nosocomio popolese. Quindi massima disponibilità al dialogo, tenendo conto che la struttura si deve inserire in un disegno regionale, altrimenti si fa solo a gara a chi strilla di più. Mi dispiace che non ci sia stata l’opportunità di cominciare a confrontarsi già oggi”.
“Con il documento da me proposto e sottoscritto da tutti i colleghi commissari, di maggioranza e opposizione – ha spiegato Sospiri – si impegna il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore alla Sanità, che ha già dato la sua disponibilità, a istituire urgentemente il Tavolo tecnico istituzionale finalizzato all’elaborazione di una specifica proposta tecnica di riorganizzazione dell’Ospedale di Popoli, da sottoporre al parere del Tavolo di Monitoraggio in ottemperanza a quanto approvato in sede di conversione del Decreto Sisma che contiene la proroga di 3 anni al declassamento del Presidio di Popoli in quanto ubicato nel cratere sismico. Se il progetto di riconversione sarà ben fatto salveremo il pronto soccorso e daremo di nuovo spinta all’Ospedale di Popoli”.
“L’ubicazione del nosocomio – ha aggiunto Sospiri – nell’Alta Val Pescara, a ridosso della Valle Peligna, per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per i cittadini di quel territorio e l’eventuale dismissione metterebbe a rischio la salute di tutta la popolazione residente, costituita in gran parte da anziani. Tra l’altro, questi cittadini vivono in un contesto orografico fortemente penalizzato da un punto di vista viario, specialmente durante il periodo invernale quando il raggiungimento di sedi ospedaliere alternative e di pronto soccorso diventa estremamente problematico”. “Inoltre, l’Ospedale di Popoli – conclude Sospiri – è ubicato in un Comune ricompreso nel cratere sismico dell’Aquila come stabilito dal Decreto del 16 aprile 2009″.
Anche l’assessore regionale Donato Di Matteo esprime soddisfazione per l’esito della Commissione Sanità nel corso della quale è stata approvata ieri ad unanimità la mozione per la riorganizzazione del Presidio: “Ho partecipato convintamente alla seduta della Commissione Consiliare – spiega Di Matteo – perché da mesi sto portando avanti il progetto di riorganizzazione sull’ospedale di Popoli per proseguire a fornire risposte efficaci alla domanda di salute delle aree interne, per l’emergenza urgenza, nella logica della individuata funzione di polo pubblico di alta riabilitazione, stante le molteplici specialità ad essa strettamente collegate. Nei prossimi giorni verrà istituito un tavolo per la riorganizzazione dell’Ospedale di Popoli, in ottemperanza a quanto approvato in sede di conversione del Decreto Sisma, vista la proroga di 3 anni prevista nel decreto sisma. Nel nostro disegno – prosegue l’assessore – oltre al centro di riferimento regionale per la gestione della riabilitazione neuro muscolare e per la riabilitazione delle gravi cerebropatie acquisite devono trovare piena cittadinanza le unita’ operative chirurgiche, endoscopiche, ortopediche e di medicina fisica e riabilitativa oltre al mantenimento della funzione del pronto soccorso H24. E’ evidente che la struttura del pronto soccorso dovrà avvalersi di adeguati servizi di supporto quali radiologia (TAC e RMN), cardiologia, dialisi e ambulatorio analisi”.