PESCARA – Non bastava l’ultimo posto in classifica dopo la meritata sconfitta rimediata ieri contro il Bologna e la contemporanea vittoria del Palermo contro il Genoa. La contestazione del dopo gara nel piazzale dell’Antistadio potrebbe costare cara a qualche ultras biancazzurro.
Dopo il triplice fischio una nutrita rappresentanza di tifosi pescaresi si era radunata sotto lo stadio per esprimere il proprio disappunto nei confronti della squadra. La cura Nord aveva abbandonato gli spalti una ventina di minuti prima. Ora saranno le immagini al vaglio degli inquirenti a fare chiarezza sul lancio di pietre e sui numerosi scoppi di petardi fatti esplodere dopo a partita indirizzati alle forze dell’ordine raggruppate all’interno dei prefiltraggi.
La scarsa presenza di luce non agevola di certo il riconoscimento, ma la Digos sta svolgendo accurate indagini.E’ la seconda contestazione dei tifosi verso i dirigenti e i giocatori biancazzurri: già lo scorso lunedì, prima della cena di Natale al porto turistico, una parte della tifoseria aveva manifestato con foga il proprio malcontento per i risultati deludenti ottenuti nel campionato di massima serie. Come se non bastasse è arrivata anche la multa per il Pescara per lancio di bombe carta durante la partita di domenica: 15 mila euro.