PESCARA – Il Pescara c’è, anche nella sconfitta. A Cesena finale beffardo ma il Delfino è vivo e, al cospetto della super capolista ora in B con 4 turni d’anticipo, fa un figurone. Biancazzurri solidi e ordinati nel primo tempo, coraggiosi nella ripresa. Disattenzione finale pagata a caro prezzo. Errori di Franchini (pessimo impatto) e di Milani. Subentrato a Dagasso, l’ex Cesena provoca la punizione da cui nasce il gol vittoria dei romagnoli.
Sullo spiovente di Donnarumma, il terzino biancazzurro perde la marcatura di Pierozzi che decide la sfida. Plizzari ci arriva ma non basta. Deviazione sul palo, carambola sulla testa e pallone in rete. Nella dinamica, davvero sfortunato l’estremo biancazzurro.
Il Pescara disputa una partita di corsa e sacrificio. Nel primo tempo la super capolista Cesena sbatte contro il muro eretto con organizzazione da Brosco e compagni. Reparti stretti, centrocampisti sempre vicini, esterni d’attacco che ripiegano in fase di non possesso. Romagnoli mai concretamente pericolosi, biancazzurri sì con Cuppone, soprattutto con un gran destro di controbalzo di Aloi che lambisce la traversa.
Nel secondo tempo, il Pescara alza il baricentro e cresce nella proposta di gioco. I due esterni, Merola e Accornero, vengono a giocare tra le linee. Grida ancora vendetta il palo scheggiato da Accornero dopo la deviazione di Donnarumma. È stata l’occasione più limpida della gara al termine di una splendida combinazione tra Merola e l’attaccante di proprietà del Genoa.
Poi, è chiaro, il pensiero va inevitabilmente rivolto alle lacune di inizio stagione non colmate a gennaio. Evidente, infatti, la mancanza di una prima punta di ruolo che nei momenti di pressione avversaria tenga palla per fare salire la squadra. Certo, perdere una gara sulla carta proibitiva per una disattenzione evitabile, a 3′ dall’epilogo, fa male. Il punto in più, è vero, non avrebbe dato granché in termini di classifica ma tantissimo sul piano dell’autostima.
Resta, tuttavia, il buonissimo approccio lavorativo di Cascione. È la base da cui ripartire, migliorandola, in vista dei play off non ancora blindati. Raggiungere il quinto posto è oggettivamente complicato. A 4 giornate dall’epilogo della stagione i punti di ritardo dal Gubbio sono 6. In realtà 7 se consideriamo lo scontro diretto a sfavore. Addirittura mercoledì prossimo, la Juventus Under 23, in caso di vittoria nel recupero con l’Entella, aggancerebbe al sesto posto proprio i biancazzurri che, invece, torneranno in campo lunedì 8 aprile. Ospite del Pescara all’Adriatico l’Entella di Fabio Gallo. Fischio d’inizio alle 20,45.