L’AQUILA – All’Aquila mancherebbero le risorse per garantire la ricostruzione. E così da più parti è maturata la decisione di dare vita ad una manifestazione di protesta dinanzi a Palazzo Chigi. Non tutti però la pensano allo stesso modo. Tra i favorevoli c’è l’assessore provinciale e consigliere comunale Guido Quintino Liris: “Bisogna essere consequenziali alle proprie parole, quando si afferma che sarebbe necessario un partito trasversale dell’Aquila. Ritengo – prosegue – si debba partecipare alla manifestazione di protesta, insieme, chiedendo quei fondi per la ricostruzione che oggi non ci sono. Nel contempo i cittadini aquilani devono conoscere, pero’, le responsabilita’ di cio’ che sta accadendo: cio’ che e’ incomprensibile e’ come nella nostra citta’ si possano ancora criticare Uomini quali Gianni Letta – l’unico a garantire per anni risorse al nostro territorio – e si consente, nel contempo a tal Fabrizio Barca di sfilare per le vie della nostra Citta’ senza che si alzi una voce forte e unanime di dissenso rispetto alla sua gestione di Ministro e Segretario del CIPE. “Il fatto che questo ministro abbia in tasca la tessera del Partito Democratico – prosegue Liris – non puo’ costituire un salvacondotto per passeggiare per le vie della nostra Citta’ e dei Comuni del Cratere offendendo l’intelligenza di tutto un territorio, le cui ferite sono ancora aperte. Bene la protesta dell’Aquila e di tutti gli altri Comuni: diciamo pero’ insieme ‘basta’ a Barca, alle sue prese in giro, al suo continuo accusarci di essere ‘gufi’, al suo incosciente ottimismo, al suo comportamento irriverente verso l’Aquila e gli Aquilani”.
Di parere opposto l’Ugl: “Con sorpresa apprendiamo dell’iniziativa presa dal Sindaco dell’Aquila e dalla sua Giunta di manifestare a Roma martedi’ prossimo per reclamare sulla mancanza di fondi per la ricostruzione. Condividiamo il sacrosanto diritto di ogni cittadino terremotato di pretendere il massimo dell’attenzione dello Stato pero’ restiamo perplessi dall’atteggiamento di Cialente che, non piu’ di qualche mese orsono affiancato dal Ministro Barca, aveva sancito solennemente la data certa dell’inizio della ricostruzione ‘vera’ a partire dal 21 Marzo del 2013”. Lo dice il segretario generale del sindacato abruzzese, Piero Peretti. “Dagli enfatici, e poco credibili, proclami di allora – prosegue – si e’ passati agli isterismi di oggi: ‘togliamo la bandiera, prepariamo le molotov, chiudiamo la Prefettura, andiamo con le carriole a Roma’. No, non ci siamo – afferma Peretti – non e’ questa la strada che gli aquilani e gli abruzzesi vogliono”.
Intanto il vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis chiede subito un Consiglio comunale straordinario, per “far scaturire un’azione congiunta nelle sedi istituzionali, senza inutili pagliacciate”.”Faremo cosi’, cio’ che avrebbe dovuto fare un sindaco vero. Si sbrighi, il Presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti – sottolinea ancora De Matteis – a convocare la seduta straordinaria, unica sede ad avere credibilita’ in rappresentanza della Citta’. E, all’interno dell’Assemblea comunale, venga finalmente reso chiaro e trasparente lo stato della ricostruzione, sia dal punto economico-finanziario, sia tecnico. Benedetti non perda tempo, vista l’urgenza. Inoltre – aggiunge il Vice Presidente – chiedo espressamente che venga chiamato in Consiglio comunale il ministro Barca al quale si possa finalmente chiedere conto della situazione, visto che sono cadute le maschere. Fin dal primo momento, infatti, avevo parlato di Barca come un ministro che all’Aquila avrebbe assunto il compito di commissariare la citta’ con la connivenza del sindaco Cialente. La dichiarazione mattutina di Barca (ormai dichiaratamente organico al PD, anzi alla parte sinistra del PD) e il silenzio di Cialente sui ripetuti fallimenti suoi e di Barca, suonano pericolosamente a svantaggio della città”.