ROMA – La riforma sanitaria voluta dal presidente americano Barack Obama è costituzionale. Lo ha stabilito oggi la Corte Suprema Usa, salvando il cuore del provvedimento che prevede l’obbligo per tutti i cittadini di avere una assicurazione medica e apportando alcune modifiche alle misure inserite nel pacchetto. L’alto organo giudiziario statunitense ha approvato il provvedimento con 5 voti a favore e 4 contrari: l”Obamacare’ e’ stata bocciata dai giudici Antonin Scalia, Anthony Kennedy, Clarence Thomas e Samuel Alito.
Sulla riforma sanitaria Obama aveva scommesso da tempo la sua credibilita’ personale e politica, soprattutto alla luce delle prossime presidenziali che lo vedranno in un testa a testa per la corsa alla Casa Bianca con il conservatore Mitt Romney. Il punto chiave del testo, l”’individual mandate”, garantira’ dunque una copertura assicurativa ad altre 32 milioni di persone, mentre i giovani fino a 26 anni potranno restare sotto la mutua dei genitori.
La Corte suprema ha pero’ posto alcuni limiti al servizio Medicaid e ai benefici fiscali offerti a chi ha un reddito entro il 400% della soglia di poverta’. ”Nulla – hanno scritto i giudici nella sentenza – esclude che il Congresso possa offrire fondi nell’ambito del’Aca per ampliare la disponibilita’ di assistenza sanitaria. Ma quello che il Congresso non e’ libero di fare e’ sanzionare gli Stati che non scelgono di partecipare a questo nuovo programma, togliendo loro i finanziamenti gia varati per il Medicaid”.