PESCARA – Se il Pescara dovesse vincere sarebbe matematicamente salvo. Tutto questo al giro di boa. Certo, siamo a metà campionato, ma già questa idea potrebbe caricare l’ambiente per il girone di ritorno. Ipotesi non utopistica perché i presupposti per poter sperare in una risalita degli uomini di Bergodi ci sono tutti. Innanzitutto il Catania sarà privo di pedine molto importanti come Bergessio e Gomez. In secondo luogo c’è da ricordare la prestazione del Pescara a Milano contro i rossoneri: anche se non proprio esaltante, c’è da dire che i biancazzurri sono comunque stati in grado di mettere in difficoltà il Milan in più di un’occasione. Inoltre le squadre che precedono il Pescara, Palermo e Cagliari, saranno impegnate in due sfide non proprio agevoli: i rosanero se la vedranno con la Fiorentina al Barbera, mentre il Cagliari ospiterà la Juventus.
Sorpasso possibile dunque, in una 18° giornata che sembra poter sorridere a Bergodi. Dall’ altra parte però, il Catania non starà a guardare: l’Europa è troppo vicina per non provare ad agguantare uno storico piazzamento. In Sicilia sperano che Barrientos possa riuscire a creare problemi alla porta di Perin, mentre in riva all’Adriatico credono nel riscatto di Weiss che, al contrario delle aspettative, non ha brillato contro il Milan.
Il Pescara ha la difesa con il peggior rendimento. Sono finora 34 le reti incassate dai delfini e l’attacco certo non rende come si sperava. I dati dicono che sono state soltanto 13 le reti messe a segno da Vukusic e compagni e questo lascia tutti con più di un dubbio. Il Catania invece ha una differenza reti nulla, infatti 25 sono le reti segnate ed altrettante quelle subite. Insomma con i siciliani non ci si annoia, a fronte anche gli ultimi risultati che hanno visto violate le porte degli estremi difensori per ben quattro volte nelle ultime quattro partite giocate.
Non ci saranno giocatori squalificati né per il Pescara né per il Catania. In compenso c’è una lunga lista di indisponibili: Blasi, Cosic, Colucci e Cascione per gli abruzzesi, e Biagianti, Sciacca, Gomez,Bergessio e Salifu per gli etnei. Le statistiche che attirano maggiormente l’attenzione riportano ai pochi gol segnati dal Pescara, ma che guarda caso, 8 di questi, sono stati segnati nel primo e nell’ ultimo quarto d’ora del secondo tempo, stesso frangente nel quale il Catania ne ha subiti di più, ben 14. Sarà quindi una partita imprevedibile che può concludersi con qualsiasi risultato, anche se i principali siti di scommesse sportive danno il Catania come grande favorito. Venerdì all’Adriatico fischio d’inizio alle 18.