ROMA – Ieri il ripensamento, oggi la parola fine. Marino stamattina ha confermato di essere indagato per il caso-scontrini e nel primo pomeriggio, di fatto, è decaduto da sindaco per effetto delle dimissioni di 26 consiglieri radunati dal Pd. La svolta provocherà la decadenza di consiglio, giunta e del sindaco Marino. Secondo l’ex assessore Esposito adesso «il prefetto Gabrielli potrebbe nominare subito il commissario. In ogni caso al massimo entro lunedì sarà operativo».
Dopo la decisione di ritirare le dimissioni, il Pd si è subito riorganizzato per evitare che il sindaco potesse proseguire il suo mandato. E la strada delle dimissioni di massa e parsa immediatamente la più semplice da percorrere. Ieri è toccato al vicesindaco Marco Causi, seguito a ruota da 6 assessori (Stefano Esposito, Luigina Di Liegro, Alfonso Sabella, Giovanna Marinelli, Maurizio Pucci, Marco Rossi Doria). Oggi ai consiglieri (19 del Partito Democratico e altri sette appartenenti ai gruppi di maggioranza e opposizione).
Per l’Osservatore Romano «sta assumendo i contorni di una farsa» la vicenda legata alle dimissioni del sindaco di Roma, Ignazio Marino. «Al di là di ogni altra valutazione resta il danno, anche di immagine, arrecato a una città abituata nella sua storia a vederne di tutti i colori, ma raramente esposta a simili vicende», scrive il quotidiano della S.Sede.
In mattinata Marino aveva rilanciato: «Se c’è una tale fortissima ostinazione a persuadere i consiglieri eletti dal popolo a sottrarsi al confronto col sindaco eletto dal popolo, c’è una ragione che mi sfugge», ha detto al nuovo Cda della Fondazione Musica per Roma. Inutile dire che a Palazzo Chigi sanno perfettamente come stanno le cose, sono consci dei rischi e le parole di Lotti, «non ho nulla da aggiungere a ciò che dice Orfini», confermano che tutta la partita è in mano sua, insomma il premier non intende intervenire e gli ribadisce fiducia fino all’ultimo tornante.
A far aumentare la tensione si riaccende il fronte giudiziario. La procura di Roma ha smentito ieri la notizia della richiesta di archiviazione dell’inchiesta sulla Onlus “Imagine” che coinvolge Marino, notizia diffusa dal suo legale. Il chirurgo sarebbe infatti indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato. L’inchiesta mira a chiarire se l’Imagine Onlus, da lui fondata per portare aiuti sanitari in Honduras e Congo, si sia mossa con correttezza. Ma la vera grana giudiziaria è un’altra: Marino è infatti indagato (con l’accusa di peculato) per la vicenda degli scontrini. A confermarlo è stato lui stesso spiegando che si tratta di «un atto dovuto, ho sempre agito in maniera trasparente», dice il sindaco. Ma la polemica politica infuria.