
L’AQUILA – Nel periodo che va dal 2001 al 2010 in Regione gli stranieri sono cresciuti del 274% mentre in Italia tale incremento e’ stato del 237%. Quelli residenti in Abruzzo sono passati da 21.626 del 2001 a 80.987 del 2010 con un incremento di ben 59.361 unita’. Questo movimento migratorio dall’estero e’ quello che, negli anni 2000, ha permesso all’Italia e all’Abruzzo di tornare a crescere. I dati sono contenuti in un rappoto del ricercatore Aldo Ronci.
La maggior crescita percentuale dell’Abruzzo rispetto all’Italia si e’ verificata negli anni 2007 e 2008 quando l’Abruzzo e’ aumentato rispettivamente del 24% e del 17% e l’Italia del 17% e del 13%. La provincia che vede la presenza del maggior numero di stranieri e’ Teramo con 23.829 unita’. Segue L’Aquila con 21.861, Chieti con 19.518 ,Pescara con 15.779. Per quanto riguarda l’incremento percentuale degli stranieri tra il 2001 e il 2010, la provincia che ha ottenuto il maggior valore e’ Pescara (+342%), seguono Teramo (+304%) e Chieti (+278%). Tutte e tre le Province sono aumentate piu’ dell’Italia (+237%). L’unica a crescere meno e’ stata L’Aquila (+212%). Al 31.12.2010 il rapporto tra gli stranieri e la popolazione in Abruzzo era del 6,03%, in Italia del 7,58%, mentre al 31.12.2001 in Abruzzo era dell’1,71%, in Italia del 3,38%. Al 31.12.2010 nelle province abruzzesi il rapporto tra stranieri e popolazione segnava a Teramo il 7,63%, all’Aquila il 7,06%, a Chieti il 4,91% e a Pescara il 4,88%.