
PESCARA – Ritorno all’Adriatico amaro per il Pescara, che cede tra le mura amiche ad una Ternana coriacea e fortunata. Gli umbri si confermano ancora una volta squadra da trasferta centrando la quinta vittoria stagionale lontana dalle mura amiche. Pronti via ed il Pescara va subito sotto. Al primo affondo della Ternana (2’) un traversone dalla tre quarti sinistra va a cercare l’uomo sul palo opposto; pasticcio tra Aresti e Zampano e il pallone scivola alle spalle del portiere.
Lo svantaggio carica i padroni di casa che si riversano in avanti trascinati da un ispirato Bjarnason. Al 9’ il meritato pareggio con una combinazione tra Zampano e Bjarnason, cross del primo dal limite sinistro dell’area per la bionda testa dell’islandese che finalizza nel migliore dei modi il suo inserimento centrale.
Raggiunto il pari i biancazzurri si mantengono stabilmente nella metà campo avversaria producendo una pressione costante alla ricerca del vantaggio e occupando tutto il fronte offensivo con gli esterni Politano e Bjarnason in costante proiezione. Al 24’ Pasquato colpisce la traversa: sull’ennesimo pallone respinto dopo un cross dalla destra, il tiro di controbalzo sorprende Brignoli ma si stampa sul palo. Lo stesso Pasquato ci riprova dopo 11 minuti con una insistita azione personale, ma il tiro a giro, debole, si spegne tra le braccia di Brignoli.
Al 36’ Bojinov lascia il campo a Ceravolo. Pressione costante ma poco produttiva del Pescara che fatica a servire Melchiorri e Pasquato. Al 41’ due azioni consecutive in zona d’attacco della Ternana sull’asse Fazio-Palumbo innescati dal contropiede umbro, ma su un tiro di Politano dopo azione insistita dalla destra, il primo tempo si chiude in parità, ma con il Pescara che ha qualche motivo di rimpianto per aver condotto la gara per tutto il tempo.
Al rientro dagli spogliatoi, dove Baroni lascia Zampano in favore di Rossi, i ragazzi di Tesser fanno subito capire che la musica sta cambiando e cominciano a guadagnare campo, anche grazie ad un ispirato Ceravolo. Il Pescara ci prova ancora con combinazione Melchiorri-Pucino-Bjarnason (53’), ma la Ternana guadagna campo sull’asse Crecchio-Ceravolo-Vitale. Ammoniti Zuparic (57’) per fallo su Avenatti che poi lo segue sul taccuino di Manganiello al 61’. Da Silva per un acciaccato Melchiorri e Baroni passa al 4-3-3 con il trio Pasquato-Da Silva-Politano a manovrare in avanti.
Ci prova ancora Politano da fuori, Respinta di Brignoli ma nessuno è pronto a balzare sul pallone. Il Pescara però si spegne progressivamente e Avenatti ci prova dal limite (65’), sulla respinta Da Silva spreca su Pasquato lanciato in contropiede centrale. Dopo l’ammonizione di Salamon (66’) e l’insidiosa punizione di Vitale, al 69’ il gol che decide il match: Ceravolo imbeccato da Eramo si procura un corner. Sulla battuta gran mischia in area, per due volte i tiri ternani sono respinti ma alla fine irrompe da destra lo stesso Ceravolo che buca Aresti e viene travolto dall’abbraccio dei compagni.
Il Pescara prova subito a reagire con una combinazione per Pasquato-Da Silva dal lato destro, palla a Bjarnason che però non riesce a trovare lo spazio per la conclusione. La ternana ora si chiude a riccio nella sua metà campo affidandosi alle ripartenze di Ceravolo. Il Pescara preme ma con poca lucidità e regala errori di misura nei passaggi. Al 77’ Politano su punizione prova a servire Brugman (entrato al 29’) e Bjarnason sul secondo palo, portiere scavalcato ma palla a lato. Il Pescara continua ad attaccare collezionando calci d’angolo ma senza riuscire ad impensierire Brignoli. Gli ultimi ad arrendersi Bjarnason e Politano, ma il fortino umbro tiene e i ragazzi di Baroni lasciano il campo con zero punti e l’amaro in bocca.
Baroni in conferenza stampa è soddisfatto solo a metà: “Il primo tempo abbiamo spinto tantissimo. Abbiamo creato gioco. Avevo comunque detto ai ragazzi di stare attenti. Temevamo le ripartenze. L’errore – aggiunge il mister – è venuto da palla inattiva dove abbiamo un po’dormito. Abbiamo pagato a caro prezzo qualche disattenzione. Nel secondo tempo siamo calati dopo l’ottimo primo tempo ma è normale che manchi un po’ di energia dopo aver giocato la prima parte di gara a quei livelli. Se trovi una squadra che si difende in questo modo è dura: quindi devi cercare le punte in maniera diversa e non lo abbiamo fatto bene. Comunque non dovevamo perdere”.
Poi un accenno al mercato: “Ora non c’è necessità di parlarne e questa prestazione non cambia i nostri programmi dato soprattutto l’ottimo primo tempo. Peccato perché la squadra non meritava la sconfitta”.
Il tabellino: Pescara-Ternana 1-2
Pescara (4-4-2): Aresti; Pucino, Salamon, Zuparic, Zampano (1’ st Rossi); Politano, Selasi (29’ st Brugman), Memushaj, Bjarnason; Melchiorri (17 st Da Silva), Pasquato. All. Baroni
Ternana (3-5-2): Brignoli; Valjent, Meccariello, Popescu; Fazio, Eramo, Palumbo (29’ st Russo), Crecco (38’ st Ferronetti), Vitale; Avenatti, Bojinov (36’ pt Ceravolo). All Tesser.
Reti: 2’pt Aut. Zampano, 9’ pt Bjarnason, 25’ st Ceravolo
Ammoniti: Salamon, Zuparic, Meccariello e Avenatti per entrata da tergo.
Arbitro Manganiello di Pinerolo.
DIEGO MASTRANGELO