CHIETI – Non arrivano buone notizie per i lavoratori della Thales, con l’esito negativo per il futuro dello stabilimento di Chieti emerso dall’incontro svoltosi ieri al Ministero dello Sviluppo Economico. La direzione aziendale, davanti ai rappresentanti del governo, dei sindacati nazionali e territoriali, e del vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, ha confermato la decisione di ridimensionare fino alla chiusura l’unità operativa di Chieti Scalo, senza offrire alcuna garanzia.
Una doccia fredda per gli oltre 90 lavoratori e per i sindacati che, constatata l’irremovibilità della controparte ad una trattativa, e non disponibili a soluzioni di ripiego che avrebbero determinato uno “spezzatino” tra Chieti e Firenze che avrebbe comunque determinato la fine dello stabilimento in Abruzzo hanno deciso per la rottura delle trattative e per l’immediata escalation della vertenza.
Questa mattina c’è stata l’assemblea dei lavoratori al termine della quale le RSU, e Fiom e Uilm hanno proclamato lo sciopero a tempo indeterminato con il non abbandono del plesso aziendale: in sostanza è iniziata l’occupazione.