L’AQUILA – Circa metà della popolazione aquilana sarebbe “vittima” di malattie della tiroide (10% oltre la media nazionale). Per questo motivo la Asl ha intensificato la prevenzione attraverso un monitoraggio costante, effettuato anche quest’anno dall’unita’ operativa complessa di Endocrinologia del San Salvatore, diretta dal dottor Giuliano Mariani, in occasione della settimana di prevenzione della tiroide (18-25 maggio scorsi) che ha avuto il momento clou sabato 25 maggio, in occasione della Giornata Mondiale dedicata alla ghiandola.
Per 4 giorni l’ospedale dell’Aquila, coniugando al meglio prevenzione e sensibilizzazione della popolazione – ha aperto le porte agli utenti, con controlli ed esami gratuiti. Quest’anno, essendo il tema dell’iniziativa ‘Cuore e Tiroide’, sono state effettuate visite ed ecografie alla tiroide esclusivamente a pazienti cardiopatici. Motivo? La stretta correlazione, sul piano dell’insorgenza o aggravamento delle patologie, tra cuore e ghiandola.
L’iniziativa di Endocrinologia dell’Aquila – spiega l’ufficio stampa della Asl – ha avuto un notevole successo tanto che ha registrato una media di 15 controlli al giorno, con i pazienti sottoposti, all’interno del reparto, a visite ed ecografie. L’80% dei soggetti esaminati ha fatto registrare problemi alla tiroide ma il risultato era ampiamente prevedibile poiche’ si trattava di pazienti selezionati, cioe’ gia’ affetti (a vario titolo) da malattie cardiache. La connessione tra ghiandole e cuore e’ infatti tale che il malfunzionamento della tiroide puo’ causare patologie cardiache oppure, per chi ne gia’ affetto, aggravarle.
Al di la’ dei risultati della settimana della tiroide,appena conclusasi, i dati consolidati nel corso degli anni precedenti dicono che 50 aquilani su 100 hanno problemi tiroidei. “Cio’ si spiega”, dichiara il dr. Mariani, “con la carenza di iodio tipica di zone montane come la nostra. Ecco perche’, in tutte le campagne si sensibilizzazione che facciamo, insistiamo sulla necessita’ di utilizzare nell’alimentazione sale fortificato con iodio, con quantita’ ottimale nell’ordine dei 150 microgrammi al giorno. Detto questo, va ribadita l’importanza della prevenzione che passa attraverso un semplice prelievo del sangue e un controllo periodico dello specialista. Adottando queste semplici regole si possono prevenire gravi complicanze ossee, vascolari e metaboliche. Basti pensare che, in Italia, i casi di malattie alla tiroide sono raddoppiati: negli ultimi 20 anni hanno interessato circa 6 milioni di soggetti.