PESCARA – Nove persone che hanno scelto di essere interrogate per chiarire la propria posizione in merito alla vicenda dell’hotel Rigopiano. Nomi eccellenti dall’ex presidente della Provincia Antonio Di Marco all’ex prefetto Provolo, ma anche il sindaco di Farindola Lacchetta ed il gestore dell’hotel Bruno Di Tommaso.
L’interrogatorio di Di Tommaso – “Il 18 gennaio, prima della scossa di terremoto, erano già state disdettate tutte le nuove prenotazioni”. Così l’avvocato Sergio Della Rocca, questa mattina in tribunale a Pescara, al termine dell’interrogatorio del suo assistito Bruno Di Tommaso, legale responsabile della società Gran Sasso Resort & Spa.
Della Rocca, davanti al procuratore capo Massimiliano Serpi e al sostituto Andrea Papalia, ha depositato della documentazione integrativa, “affinché gli inquirenti possano approfondire alcune tematiche oggetto di contestazione”. In particolare la difesa di Di Tommaso punta a smontare l’idea che gli affari venissero prima della sicurezza degli ospiti. “È un fatto doveroso – spiega il legale – anche nei confronti della stessa attività”.
Quanto alle contestazioni relative ai presunti abusi nella ristrutturazione del resort, Della Rocca sottolinea che “sono tutti precedenti alla gestione di Di Tommaso. C’è dunque una difesa tecnico-procedurale – conclude l’avvocato – e non c’è un addebito riferito al Di Tommaso in quanto tale”.
In giornata saranno interrogati anche l’ex presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il dirigente provinciale Paolo D’Incecco e il responsabile del settore viabilità Mauro Di Blasio, indagati nel filone dell’inchiesta sulla gestione dell’emergenza.
I prossimi interrogatori – Nomi eccellenti anche quelli in lista domani, si va dal sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, la cui posizione appare tra le più delicate, al geologo Luciano Sbaraglia, mentre l’ex sindaco Antonio De Vico, contro il quale la Procura punta il dito in relazione alle autorizzazioni rilasciate in passato per la costruzione dell’albergo, sarà ascoltato il 14 gennaio.
Intanto si è saputo che Francesco Provolo non comparirà davanti ai magistrati della Procura di Pescara per essere interrogato. L’ex prefetto di Pescara, indagato nell’inchiesta madre sul disastro dell’hotel Rigopiano di Farindola e nell’inchiesta bis per depistaggio e frode processuale, doveva essere interrogato giovedì 10 gennaio, ma i suoi legali, Sergio Della Rocca e Giovanni Domenico Caiazza, hanno depositato istanza di rinuncia.