PESCARA – Il Pescara è tornato finalmente alla vittoria, la prima del 2024. Il Delfino ha fatto vedere un bel gioco, spigliato e aggressivo. Sesto successo in trasferta due ko consecutivi. Non solo, prima affermazione ad Arezzo dove i biancazzurri, dal lontano 1974/75, non erano mai riusciti a conquistare l’intera posta.
Una prestazione convincente dopo il ko non solo beffardo, ma anche profondamente ingiusto, patito in casa col Perugia. Risposta per questo significativa nel momento più complicato della stagione. L’immeritata sconfitta contro gli umbri non ha provocato conseguenze o ripercussioni. Avrebbe potuto rappresentare, per tanti motivi, un duro colpo a livello psicologico. Così non è stato. Non è affatto un dettaglio. Anzi, questo dimostra che, malgrado la giovane età, la squadra di Zeman ha tenuta mentale e spirito di corpo.
Poi, naturalmente tutto è migliorabile. Che cosa? L’essere più spietati negli ultimi 16 metri per indirizzare in maniera ancora più marcata il corso degli eventi e chiudere la partita. Sono state tante le occasioni create. Con continuità non accadeva da diverse giornate. L’imperioso stacco vincente di Di Pasquale è arrivato grazie al cross di Cangiano. Nella ripresa lo stesso Merola ha è andato vicino al tris con la stessa modalità, da calcio d’angolo calciato direttamente in area. A centrocampo, nel primo tempo, in grande evidenza Simone Franchini utilissimo nella fase di filtro ma anche nel far ripartire la squadra.
Peccato per l’infortunio occorso a Vergani. La sua gara è durata lo spazio di 9′. Davvero sfortunato l’ex Inter il cui approccio non era stato mai, prima d’ora, così convincente. Nelle prossime ore si saprà con maggiore precisione l’entità del problema al ginocchio sinistro.
Così come è stata emozionante la gioia di Davide Di Pasquale al gol del 2-1, bello e importante dopo il clamoroso e sfortunato autogol nel recupero della sfida col Perugia. Ora il Sestri Levante che sabato prossimo renderà visita ai biancazzurri. Fischio d’inizio alle 18,30.