
PESCARA – Finalmente da lunedì 11 gennaio, l’Abruzzo torna in zona gialla con le altre regioni italiane, eccezion fatta per Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto che saranno in zona arancione. E’ arrivata la firma del ministro Speranza. “Ho firmato una nuova ordinanza che porta in zona arancione le regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione perché il virus circola molto e l’indice del contagio è in crescita”. Lo afferma su Fb il ministro della Salute.
In base al monitoraggio della Cabina di regia del ministero alla Salute e dell’Istituto superiore di sanità sul periodo 28 dicembre-3 gennaio, in realtà, sarebbero tre le Regioni arancioni a partire da lunedì (il week end è per tutti di quel colore): si tratta di Calabria, Emilia-Romagna e Lombardia; ma anche Sicilia e Veneto sono state inserite nella stessa zona perché lo hanno richiesto.
Intanto l’Rt nazionale sale a 1.03, sorpassando per la prima volta dopo sei settimane la soglia critica dell’1. I tecnici prendono in considerazione l’Rt, l’incidenza e il rischio per determinare in quale zona deve essere messa una Regione; visto che l’incidenza, cioè il numero di positivi per 100mila abitanti, è alta ovunque e il rischio è alto o moderato in tutte le Regioni (a parte la Toscana), ci si basa principalmente sul fattore di replicazione del virus, cioè l’Rt. Se è sopra 1 si entra in zona arancione, se supera 1,25 in zona rossa.
Per valutare l’Rt non si tiene conto del dato medio ma dell’intervallo inferiore dei due che appunto servono a ricostruire la media: per questo motivo, anche se molte Regioni sono sopra 1 questa settimana, solo tre finiscono in zona arancione; Lombardia, Emilia e Calabria hanno infatti anche l’intervallo inferiore dell’Rt sopra quella soglia. La Sicilia invece ha 0,99 ma ha chiesto che venga considerato come 1 e infatti è stata messa in zona arancione. Stessa destino ha avuto il Veneto, che ha inviato una lettera alla Cabina di regia nella quale illustra i suoi problemi, soprattutto riguardo all’altissima circolazione del virus.