L’AQUILA- Dieci anni, compresa il tragico sisma aquilano hanno evidentemente lasciato il segno agli aquilani. Il dopo Cialente vede la riconferma della coalizione di centrosinistra all’Aquila, risultata la più votata. Tutto però si deciderà tra due settimane, al ballottaggio. A contendersi il posto, il 25 giugno in base ai risultati saranno Americo Di Benedetto (centrosinistra) è nettamente in testa con il 47 %, Pierluigi Biondi (centrodestra) al 36 %, Carla Cimaroni (sinistra) al 6%, Fabrizio Righetti (M5s) verso il 5%. Buona l’affluenza alle urne con il 67,77% degli aventi diritto che è andato a votare.
“Il ballottaggio è certo. L’affluenza alle urne è stata buona. È un ottimo risultato. Abbiamo lavorato bene. C’erano serie difficoltà. C’era un centrodestra riunito, sette candidati sindaco, questa percentuale è un’ottima base di partenza”, ha commentato il candidato di centrosinistra, Di Benedetto avanti sullo sfidante. Ancora prematuro delineare gli scenari futuri: “Bisogna aspettare il dato definitivo”, ha detto. E sul dato del M5s se confermato, “ci fa vedere un M5s molto marginale rispetto al dibattito cittadino. Le amministrative sono una cosa le politiche un’altra”, ha sottolineato Di Benedetto.
La battaglia per la poltrona a sindaco è solo all’inizio. “Il ballottaggio non è una sorpresa visti i 7 candidati e il centrodestra riunito – ha detto Cialente, che ha guidato la città negli anni difficili dopo il sisma che il 6 aprile 2009 ha devastato il capoluogo abruzzese -. Ora dobbiamo recuperare i 3.600 cittadini che non sono andati al voto. Più o meno dai primissimi dati dai seggi, perché non discuto sulle proiezioni, si profila un risultato sulla stessa falsariga di cinque anni fa quando io ottenni il 40% e il centrodestra diviso il 29% e l’8% con Fi. Sarà comunque una battaglia molto dura”.
Soddisfatto il candidato del centrodestra per questo primo round: “È sorprendente che in soli due mesi il centrodestra sia riuscito a recuperare terreno e a mettere in discussione una partita che, al termine delle primarie del centrosinistra, era considerata chiusa senza appello”, dice Pierluigi Biondi. “Evidentemente – aggiunge Biondi – siamo riusciti a toccare le corde giuste dei cittadini con una politica non urlata ma ragionata su temi e proposte. Abbiamo avuto senso di responsabilità nei confronti di una città martoriata dal sisma e ancora molto provata, non affondando ulteriormente i colpi sulle responsabilità dell’amministrazione di centrosinistra che sono sotto gli occhi di tutti”.