ROMA – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle nuove misure necessarie alla luce della crescita dei contagi dovuta alle varianti diffuse ormai in tutto il Paese e responsabili di oltre la metà dei nuovi casi accertati. Le nuove misure saranno valide dal 15 marzo al 6 aprile.
Nella zona arancione gli spostamenti consentiti solo dentro il Comune, dalle 5 alle 22. Chi vive in un Comune fino a cinquemila abitanti può spostarsi entro i 30 km dal confine (anche in un’altra regione), con il divieto di recarsi in capoluoghi di provincia. Sempre nel comune consentite visite ad amici e parenti, una volta al giorno in massimo 2 persone (esclusi under 14). Negozi aperti (centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi). Chiusi bar e ristoranti con asporto limitato alle 18 per le attività senza cucina. Chiusi cinema, teatri, musei, palestre e piscine.
Nella zona rossa consentito spostarsi dalle 5 alle 22, anche dentro il comune solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Vietati gli spostamenti verso altre case private. Chiusi tutti i negozi al dettaglio, tranne rivenditori di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole e altri servizi come ferramenta, ottici e negozi di informatica. Chiusi parrucchieri. Chiusi bar e ristoranti, con asporto limitato alle 18 per le attività senza cucina. Chiusi cinema, teatri, musei, palestre e piscine. Sospese lezioni in presenza.
Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, nelle Regioni nelle quali si applicano le misure stabilite per la zona arancione, è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Lo spostamento non è consentito nei territori nei quali si applicano le misure stabilite per la zona rossa.
“L’epidemia in Italia è in netta ricrescita mentre in altri Paesi europei è in decrescita. Da noi è la sesta settimana consecutiva in cui la curva sta crescendo. Solo in Umbria e Bolzano si vede una decrescita, ma qui sono in atto misure da settimane”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di Regia.
“I ragazzini da 10 anni in su hanno un’incidenza di casi che cresce, ma la crescita è in generale tra tutte le fasce di età , ma ci sono sempre più persone più giovani che contraggono l’infezione”.
“ll dato importante è che si riporta un peggioramento nel livello di rischio e l’Rt è in aumento e questo porterà un aumento del numero dei casi nei prossimi giorni e a livello nazionale si potrebbe superare la soglia critica di 250 casi per 100mila abitanti. E’ quindi importante intervenire i maniera decisa per contrastare la circolazione del virus, anticipando gli interventi dove necessario”.