PESCARA – Inizialmente le previsioni erano più rosee. Invece, secondo le nuove proiezioni dell’Osservasalute dell’Università Cattolica di Roma: “il coronavirus in Abruzzo sarà azzerato il 1 giugno”. A registrare per prime zero nuovi casi di Covid-19 dovrebbero essere Bolzano e Trento, seguite da Calabria, Umbria, Sardegna e Basilicata, che vedrebbero un azzeramento a partire dal 21 maggio.
In Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Liguria e Piemonte i ‘zero nuovi casi’ dovrebbero essere raggiunti dopo il 17 giugno. In Lombardia l’azzeramento dei nuovi casi non avverrebbe invece prima della metà di agosto. Lo indicano le nuove proiezioni di Osservasalute, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma, coordinato da Walter Ricciardi e Alessandro Silipaca.
L’aggiornamento delle stime è al 15 maggio. Si tratta di stime, spiega l’Osservatorio, “fatte con un mantenimento della mobilità sociale a livelli estremamente contenuti: sarà necessario dunque rivederle alla luce dell’ultimo DPCM che approva misure per l’attenuazione sostanziale di queste limitazioni”. Un caso particolare, segnala Osservasalute, è il Molise che ha sperimentato un andamento dei contagi “molto particolare” ed è “impossibile avanzare ipotesi sull’azzeramento. La motivazione nel fatto che negli ultimi 10 giorni sono stati riscontrati nuovi focolai che hanno invertito la dinamica discendente della curva”. Comunque, si sottolinea nel rapporto di Osservasalute, “il numero dei contagi degli ultimi 2 giorni è molto basso”. Le proiezioni considerano i provvedimenti presi fino al 15 maggio e “non permettono di prevedere gli effetti sui nuovi contagi dovuti alla fine del lockdown”.
Questa la mappa delle nuove proiezioni sulle date di azzeramento dei contagi da Covid-19 nelle Regioni italiane: Piemonte (26/6); Valle d’Aosta (28/5); Lombardia (13/8); Bolzano (21/5); Trento (22/5); Veneto (9/6); Friuli Venezia Giulia (12/6); Liguria (24/6); Emilia Romagna (22/6); Toscana (6/6); Umbria (23/5); Marche (23/6); Lazio (17/6); Abruzzo (1/6); Molise (non classificabile); Campania (3/6); Puglia (3/6); Basilicata (25/5); Calabria (22/5); Sicilia (6/6); Sardegna (24/5).