PESCARA – Finalmente un buon Pescara, almeno sul piano del gioco. Il delfino ha mostrato decisamente un’altra faccia rispetto alla versione piatta e senza idee di Reggio Emilia. Se sterile, il possesso palla è inutile e, appunto, improduttivo. Stavolta, invece, le cose sono andate diversamente. Squadra più spigliata e accesa con una buona proposta di gioco. Di certo più fluidità nella manovra.
Finalmente qualche accorgimento, per esempio un uomo (Diambo) a schermare il regista avversario. Più densità a centrocampo e distanze giuste tra i reparti. Squadra più compatta e pronta ad accorciare. Maggiormente protetta, la difesa non ha subito gol. Dopo 6 partite, è sicuramente una notizia. Non accadeva, infatti, dalla trasferta di Imola dello scorso 19 dicembre. In totale, i biancazzurri hanno mantenuto la porta inviolata solo in 5 delle 26 gare finora disputate, ovvero contro Olbia (1-0), Lucchese (0-0) , Pistoiese (2-0), Imolese (0-1) e Entella (0-0).
In mediana, bene Pontisso. L’ex Vicenza ha senso della posizione, fisicità ma anche tecnica. I rimpianti sono enormi. È mancato il conforto della vittoria. Sarebbe stata senza alcun dubbio meritata. Un palo di Pontisso e diverse conclusioni da fuori. Il portiere ligure Borra decisivo in un paio di circostanze, in particolare sul fendente scoccato da Clemenza nel corso della ripresa.
Ma il problema sono gli scontri diretti che restano indigesti. Appena due pareggi in 6 sfide contro Reggiana, Modena, Cesena e, appunto, Virtus Entella che in trasferta, va ricordato, non perde dal 16 ottobre (1-0 a Siena). Nelle 7 partite del girone di ritorno, identico bottino di punti (12) delle prime 7 di campionato. Ed ora tre trasferte di fila contro Fermana (domenica 20 febbraio ore 17.30), Vis Pesaro (mercoledì 23 febbraio ore 21) e Modena (lunedì 28 febbraio ore 21). Un tour de force.