ROMA – Siamo in fase di pandemia decrescente ma occorre sempre cautela. È quella che prevale al ministero della Salute sulla proroga delle mascherine al chiuso. L’obbligo scade a fine aprile. La decisione sarà presa in base all’evoluzione epidemiologica. Ma le parole del ministro Speranza sono nette. «Oggi le mascherine sono un presidio fondamentale, in questo momento raccomando di usarle quando ci sono rischi perché la circolazione virale è ancora molto alta».
Del resto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, alla conferenza stampa al ministero della Salute sulla prosecuzione della campagna vaccinale, è stato netto: «La scelta sull’utilizzo delle mascherine spetta al decisore politico, ma io credo che la mascherina in certi contesti come il trasporto pubblico, cinema e teatro, conferisca una protezione assolutamente importante e fondamentale, io continuerò ad indossarla. È finita l’emergenza ma non è finita la pandemia».
Più “aperturista” la posizione del sottosegretario alla salute Andrea Costa, che però conviene sulla opportunità di mantenere obbligo sui mezzi pubblici. «Credo che la direzione sia quella che si passi a una raccomandazione perchè sono convinto che in questi due anni gli italiani abbiano preso una consapevolezza diversa, come per le mascherine all’aperto, e vedo cittadini che le indossano ancora» dice Costa, che aggiunge: «Una riflessione che invece si può fare è mantenere ancora l’uso della mascherina per i mezzi di trasporto. Questa è la posizione che sostengo io e mi auguro che si possa arrivare a questa sintesi»
Probabile dunque che si vada verso una riconferma delle mascherine a cinema e sui mezzi di trasporto, dove si potrebbe passare però dalle Ffp2 alle più economiche chirurgiche. L’obbligo di mascherine al chiuso dovrebbe essere confermato (fino a giugno) anche negli uffici e in generale nei luoghi di lavoro. Mentre si potrebbe decidere di farne a meno per i clienti di negozi e supermercati.
Ma quali sono le disposizioni attualmente in vigore? La regola generale è che le mascherine sono obbligatorie fino a quella data in tutti i luoghi al chiuso, ad esclusione delle abitazioni private. Con l’eccezione delle scuole. Dove sin d’ora è previsto l’obbligo in classe della mascherina chirurgica fino alla fine dell’anno scolastico (inizio giugno). L’ultimo decreto anti-Covid n.24 del 24 marzo prevede anche alcuni casi in cui la mascherina (basta la chirurgica) è obbligatoria anche all’aperto. Si tratta di spettacoli teatrali, arene cinematografiche, concerti e stadi.