PESCARA – Il Pescara cercava una conferma e così è stato. La vittoria vale il terzo posto provvisorio. Pro Vercelli battuta grazie ad una zampata vincente di Forte a 15’ dalla fine dopo che il Delfino aveva sciupato almeno un paio di nitide palle gol.
Nella prima parte di gara le due squadre si studiano ed alla fine ne esce una gara tutto sommato noiosa. Il primo pericolo è per gli ospiti dopo cinque minuti ma la girata dal limite di Sprocati è alta. Anche il secondo acuto è piemontese; al 10’ punizione di Scaglia vicina all’incrocio e brividi per Fiorillo. Esce alla distanza la qualità degli abruzzesi. Un diagonale di Benali, fuori di poco, un colpo di testa di Verre nel cuore dell’area (debole e centrale da ottima posizione) e lo slalom di Crescenzi sulla sinistra (salta secco due avversari e arriva davanti a Pigliacelli, che si salva con l’aiuto del palo e devia in angolo) sono il meglio di un finale di tempo tutto di marca pescarese.
Nella ripresa è tutta un’altra storia. Dopo quattro minuti Lapadula scambia con Benali, palla sulla corsa per Verre che prova a piazzarla e bacia il palo. Il pericolo scampato blocca la Pro, ormai rintanata davanti alla propria area e costretta a qualche fallo di troppo per arginare la manovra avversaria. Oddo, però, vede che non bastano giocate accademiche per vincerla e nel finale si affida ai centimetri di Cocco e alla rapidità di Forte per un iperoffensivo 4-2-4, Foscarini chiede la ripartenza letale a Mustacchio. Il forcing del tecnico di casa ha ragione, prima della mezzora (29’) arriva il gol. Fiamozzi trova Lapadula nel cuore dell’area, il bomber controlla col sinistro e dipinge con l’esterno destro: palla sull’interno della traversa, arriva come un treno in corsa Forte per il vantaggio. Foscarini nel doo gara fa notare come poteva starci un fallo a favore dei suoi. Ma il Pescara intanto ha sbloccato la gara. La voglia di chiuderla in fretta fa commettere però errori clamorosi ai padroni di casa. Lapadula al 31’, servito da Mandragora, perde il tempo per calciare davanti alla porta vuota e si fa riacciuffare da Pigliacelli. C’è tempo anche per un miracolo su Cocco in pieno recupero. Ma il risultato resta invariato.
Oddo in conferenza stampa è visibilmente soddisfatto: ”Sapevo che non era facile vincere. La Pro Vercelli è una squadra ostica, compatta e ben organizzata. Nel secondo tempo ci siamo espressi meglio del primo, mantenendo la calma. Abbiamo creato non come le altre partite ma in compenso stavolta però siamo stati bravi a frenare il ritorno degli avversari. Al di la del gol abbiamo preso anche dei legni”.
A chi gli fa notare che il ruolino di marcia è simile (solo un punto in meno, ndr) a quello di Zemanlandia, Oddo, toccando ferro, sottolinea: “Noi dobbiamo continuare la nostra crescita. Partita dopo partita miglioriamo sempre di più”.
Quella di stasera è stata la prima di tre partita su quattro in casa da disputare: “E’ un crocevia importante. Questo significa che saremmo potuti rimanere una buona squadra oppure diventarne una ottima. Ci voleva una conferma in casa oggi. L’unica cosa che mi faceva paura era la Pro Vercelli”.
Anche il presidente Sebastiani si presenta in conferenza stampa nel dopo gara. Subito un appunto su Oddo dopo alcune notizie apparse sulla stampa in settimana: “Criticare un allenatore dopo un inizio di campionato come questo vuol dire pretendere la perfezione. Non è questo il caso. Oggi era la partita più difficile. E’ più facile concentrarsi contro il Cagliari che contro la Pro Vercelli. Loro sono una squadra temibile, anche perché non sono venuti per giocarsi la partita a pieno, perciò era ancora più difficile”. Infine su Cocco e sulla sua “astinenza” dal gol: “E’ un giocatore importante e sta facendo molto bene. Poi chi segna segna, l’importante è portare a casa il risultato”.