PESCARA – C’erano centinaia di persone questa mattina davanti il Comune di Pescara. Per la precisione circa 400 lavoratrici e lavoratori, provenienti da tutto l’Abruzzo, impegnati negli appalti di pulizia e servizi ausiliari delle scuole, che hanno manifestato in piazza Italia, dove oggi era in programma la seduta del Consiglio regionale. La manifestazione di protesta e’ stata promossa da Cgil e Cisl che hanno sollecitato un incontro con i capigruppo, per cui una delegazione di manifestanti esporra’ a breve le ragioni della categoria.
Queste persone, spiega Luca Ondifero della Filcams Cgil Abruzzo “dal primo marzo rischiano di perdere il posto di lavoro o di vedere fortemente ridotti i propri salari e peggiorate le condizioni di servizio” per via dei tagli “imposti dal Governo e dal Miur, che incideranno pesantemente sulla qualita’ di vita e di lavoro degli addetti, che sono poco piu’ di 800 in tutto l’Abruzzo”.
C’e’ anche un altro problema, collegato a questo. Con l’ulteriore taglio, che si aggiunge a quelli degli anni passati, “rischiano di degenerare le condizioni igienico-sanitarie della scuola pubblica, e c’e’ il pericolo di non garantire la salubrita’ e il decoro degli ambienti dove i nostri figli crescono e vengono educati”. Si chiede quindi che “tutte le istituzioni preposte, ognuna per quanto di sua competenza e pertinenza, debbano farsi carico del dramma sociale che si paventa, e trovare le soluzioni opportune, organizzative e finanziarie, per la tutela occupazionale e reddituale dei circa 23.000 addetti, in tutta Italia, e per la salvaguardia di un sistema scolastico pubblico dignitoso e adeguato a un Paese civile”. A livello nazionale Cgil e Cisl, conclude Ondifero, hanno chiesto un incontro con il Governo, considerato che era stato preso l’impegno di trovare soluzioni entro la fine di gennaio.
Al coro unanime dei lavoratori si aggiunge la solidarietà della senatrice Stefania Pezzopane: “In Abruzzo oltre 800 lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro o di vedersi decurtati stipendi gia’ bassi, a causa dei tagli che il governo e il Miur hanno imposto. Tagli – spiega la senatrice – che mettono a repentaglio posti di lavoro e diritto allo studio. Visto l’improvvisa riduzione delle ore di lavoro, e’ impossibile garantire adeguati livelli di igiene nelle scuole. A questo proposito – fa sapere la senatrice – ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione con cui chiedo di ripristinare il corretto servizio di pulizia e di vigilanza nelle scuole, ponendo fine a questa grave situazione di incertezza dei lavoratori delle ditte appaltatrici e dei lavoratori socialmente utili”.