
PESCARA – Arriva il secondo pari per i ragazzi di Pillon e anche stavolta per il Pescara è stato un punto più che guadagnato. Anche contro il Livorno la squadra non ha certo brillato. Gli avversari non concedono spazi e profondità, ed ormai capita spesso, cominciano i problemi. Biancazzurri incapaci di cambiare spartito.
Comunque se proprio occorre trovare una buona notizia, è stata la prima volta in trasferta senza subire gol. Al mister adesso il compito di vagliare e sperimentare soluzioni alternative, ora più che mai. A prescindere dal mercato. Machin in panchina per gli interi 90′. Il suo agente Di Campli “Pillon non tutela un capitale del club. Se non è importante lo dica con chiarezza. Così non c’è rispetto”.
Per quanto riguarda la gara, i biancazzurri sono andati leggermente meglio nella ripresa con Monachello al fianco di Mancuso abbandonato, invece, nel corso dei primi 45 minuti, al suo triste destino. Il tecnico di Preganziol è passato infatti dal 4 – 5 – 1 al 4 – 4 – 2 per poi chiudere col 5 – 3 – 2 ( Ciofani al posto di Marras ). A prescindere dal sistema di gioco che comunque ha la sua importanza, serve un atteggiamento più coraggioso.
Certo, la squadra è terza in classifica, a sole tre lunghezze dal primo posto ma è pur vero che non c’è più la brillantezza dei primi due super positivi mesi di campionato.
Domenica prossima, ore 21, il Brescia all’Adriatico. Lombardi secondi in classifica e in serie utile da 8 turni ( 5 vittorie e 3 pareggi ). Ieri il pirotecnico 4 – 4 in casa con lo Spezia. Partita pazzesca, ricca di emozioni, caratterizzata dalla tripletta di Donnarumma ( terza stagionale ) re dei bomber con 18 gol. Ora più che mai servirebbe una vittoria, ma sarà dura.