
PESCARA – Zeman si, Zeman no. Un tormentone che va avanti da mesi a Pescara e non accenna a placarsi. Non potrebbe essere altrimenti, comunque, dato che adesso a campionato finito urge una riprogrammazione globale a cominciare, ovviamente, dalla figura dell’allenatore. Ieri doveva esserci il colloquio definitivo col tecnico Boemo che in realtà è saltato.
E’ chiaro, ormai da mesi, che la società punta fortemente a riportare in riva all’Adriatico ZZ, nella speranza di ripetere le gesta della ormai tanto famigerata zemanlandia di un paio di anni fa. Certo è che Sebastiani e company non aspetteranno a lungo come è accaduto in passato, quando trascorse troppo tempo prima che il mister prendesse una decisione.
Intanto la società sembra intenzionata ad affidarsi a Peppino Pavone, scopritore di talenti d’eccezione che con Zeman ha dato vita al Foggia dei miracoli, così come fu definito, agli inizi degli anni ’90, precisamente dal 1990 al 1994 con una promozione in A e tre prodigiose salvezze. Pavone, che quest’anno ha operato nella Sampdoria, lavorerebbe in sinergia con l’attuale direttore generale Giorgio Repetto, suo ex compagno di squadra nel Pescara ormai trentacinque anni fa.