Cos’è “Intimità”? Un luogo ideale, e lontano, segreto, ma…tangibile. Un’isola lontana dove ognuno di noi, cela il suo Tesoro. Ma forse no! Un buco nero di vorticosa creatività. Si cade sempre nella stessa trappola linguistica nel tentativo di definire un qualcosa: ma a ben vedere, etichettare è una forma di “sadismo intellettuale”. Definire è “ Limitare”. Molta intellettualità, italica, ha idealizzato, questo concetto critico – letterario della “definizione”, spesso relegando in spazi angusti un’opera d’arte o un artista.
Non è un esercizio semplice, tuttavia, sfuggire a questa trappola “ideologica”, vuoi per istinto naturale o abitudine culturale di socialità, si preferisce la scelta di piccolo segmenti di visibilità, che non sempre rendono giustizia all’artista, né tantomeno all’arte, forse per un forma di pudore, o ancor peggio di incapacità critica. E questa è una connotazione negativa di molta intellettualità artistica: cioè il gioco “dire ma non dire”.
Tutto questo a premessa di una mostra tenutasi presso i locali dello Spazio artistico Matta a Pescara dal 2 all’8 gennaio, curate dall’Associazione Ideasapiens e dedicate alla scultrice, e poetessa Carla Cerbaso, che con le sue opere “viventi” ha rovesciato i connotati della definizione. Carla allora muove, la sua arte, perché di questo si tratta, di movimento, con il senso profondo del suo sguardo che diventa passione; non erotismo, che a una prima visione potrebbe apparire, ma una danza armoniosa di forme ed emozioni, che vanno oltre la mera “definizione”.
Carla , artista, dona le sue opere; corpi che si stringono, nel bianco raffinato, figlio legittimo del suo “io” a immagine dell’elegante fabulare dell’infinito e della misteriosa fisicità, che ogni volta in sensazioni diverse accoglie l’occhio dello spettatore, avvolgendolo nel lirismo magico di una poesia delicata, discreta, mai banale, ma che lascia spazio all’intimità che lentamente si svela, o… si cela, per poi, ancora svelarsi, ma non allo stesso modo, e chi guarda non è lo stesso di un attimo prima. Appunto, non si definisce, non si limita, Carla ha creato altre parole.
Francesco Di Rocco