PESCARA – Ultimamente le prestazioni non erano state poi così eccellenti. Stavolta invece il Pescara sul terreno della vicecapolista Crotone ha giocato con personalità e coraggio almeno per 70′. Nel finale l’immeritata sconfitta. Ha deciso di testa Vitale su cross di Chiricò. Il rigore, clamorosamente negato al 7′ della ripresa con relativa mancata espulsione di Golemic, ha inciso profondamente. In quel momento il punteggio era ancora fermo sullo 0-0.
La prestazione offerta è stata di buon livello. Biancazzurri compatti, aggressivi, pronti a sfruttare le transizioni concesse da un centrocampo, quello calabrese, troppo aperto e poco incline a fare filtro . Al Pescara è mancata la concretezza, la scelta migliore negli ultimi 16 metri. Il problema sta diventando serio. L’attacco è asfittico, spuntato. Eppure Lescano continua a fare panchina.
Nelle ultime 5 gare altrettante esclusioni dall’undici base e appena 19′ in campo. Ormai l’attaccante italo-argentino vive da separato in casa. Gli ultimi gol degli attaccanti risalgono alla trasferta di Monopoli dello scorso 11 dicembre (Desogus e Vergani). Negli ultimi 4 incontri appena due reti, peraltro realizzate da un difensore (Cancellotti su rigore) e da un centrocampista (Mora).
Soltanto 4 punti, su 24 a disposizione, nelle ultime 8 gare e ben 6 sconfitte. In questo lasso di tempo, oltre a subire 14 gol, il Pescara ha segnato solo contro Virtus Francavilla, Monopoli e Latina restando, invece, a bocca asciutta contro Catanzaro, Taranto, Picerno, Avellino e, appunto, Crotone. Ora gli alibi sono finiti. Bisogna tornare alla vittori altrimenti sono dolori.